L'atrabilioso

Dedicato, anzi dedicatissimo


  Schifo. Mi brucia la pelle, tanto mi fai schifo. E nervi, i nervi che tirano, proprio sotto pelle. Eppure taccio. Ai bei tempi, ti avrei già mandato affanculo. Adesso non posso, purtroppo non posso. Sale dallo stomaco e si ferma prima delle labbra. Non so da dove mi venga, questo autocontrollo. E’ questo, invecchiare? Tu: la tua tuta da cinquantenne, la tua boria, la tua ridicola convinzione di essere un genio. Tu che calpesti gli altri con una noncuranza da lasciare sbalorditi. Qualcuno dovrebbe insegnarti la comprensione, il rispetto. Ma che parole sarebbero, queste, per te? Solo a sentirle, te ne usciresti con quel ghigno che ho imparato a disprezzare. Tu, forte coi deboli, e debole coi forti. Tu e le tue certezze. Vorrei vedere un dubbio, un giorno, sulla tua faccia. Brutto bastardo, forse verrà anche un giorno in cui tutte queste cose potrò dirtele nella ghirba. Che bello sarà. Oohhh…grazie, computer nuovo. Ne avevo bisogno.