L'atrabilioso

Nostàlgia


Come già mi è capitato di dire qui sopra, ascoltavamo solo band con nomi del tutto iettatori. Il perchè, non era chiaro nemmeno a noi. Più grondavano pessimismo, più ci piacevano.Per un periodo ho collezionato solamente dischi di gruppi con il nome "death" o affini nel titolo. Sono stato profondo conoscitore di Christian Death, Southern Death Cult, Killing Joke, This Mortal Coil, Dead Can Dance, Suicide, Death in June (prima di scoprire che questi ultimi erano dei fottuti nazisti: quel giorno tentai di distruggere con le mie mani il loro "Brown Book" senza purtroppo riuscirvi - ma provate voi a spezzare in due un vinile a 33 giri e scoprirete che non è proprio possibile: maledetti nazisti) e un sacco di altri. Era un mondo in bianco e nero (più nero che bianco) che svaporò davanti ai nostri occhi in breve tempo. Un po' stavamo crescendo, un po' la "scena" si andava sputtanando in malo modo. Ebbi la netta sensazione che i tempi stessero cambiando una sera al Mascotte. Mi capitò di conoscere alcuni dark estremi che avevano pianificato alcune regolette - che non potevano assolutamente trasgredire, pena l'allontanamento dal circolo degli eletti - per preservare la loro purezza: una di queste era l'assoluto divieto di ridere, qualunque ne fosse la ragione, durante l'esecuzione di brani, ad esempio, dei Joy Division. Insomma se il deejay mandava "Love will tear us apart" in giro vedevi solo musi lunghi.Questa cosa ci apparve talmente ridicola che fummo costretti ad alzare la testa per guardare altrove, e scoprimmo che oltreoceano, dalle parti di Seattle, stava succedendo qualcosa di molto interessante. In un men che non si dica smettemmo i nostri spolverini neri a favore di comodissime camicione a quadrettoni. Sembravamo un'allegra compagnia di giovani taglialegna.Ogni tanto mi piglia la nostalgia di quei tempi eroici. Oggi ad esempio. Stavo scaricando un po' di musica dell'epoca (in particolare "Do you believe in the westworld?" dei Theatre of Hate, non so se mi spiego) e sembrava che me lo sentissi. Hanno suonato alla porta e chi era? mio nipote - che a dispetto dei suoi sedici anni ostenta una barba che entro breve raggiungerà una lunghezza mistica* - che veniva a salutarmi portando con sè un regalo da schiantare lì: una t-shirt dei Bauhaus. Cazzo nipote, sei un grande!Ma perchè non posso tornare indietro di vent'anni per una sera sola, e ballare "Bela Lugosi's dead" con la mia maglietta nuova di zecca? Cazzo che risata mi farei.*: questa è di Allen Ginsberg.