L'atrabilioso

La Sagra della Patata


Che poi, questa cosa che ad organizzare una festa in onore della patata sia proprio la parrocchia, ed anzi il prete in prima persona, mi è sempre sembrata una faccenda quantomeno bizzarra. Di certo è un problema mio, e sicuramente sono solo io a vedere in questo una specie di relazione pericolosa. Non, chessò, l'onesto asparago; o magari il simpatico peperone; oppure il troppo sottovalutato ravanello, no: la patata. Ed è una chiamata alle armi in grande stile: "La Chiesa si mobilita per la Patata!"; "Sia lode a questo ortaggio"; "La Patata santa subito!"; e patata di qua, e patata di là. Come detto, il prete ci mette la faccia, senza imbarazzi. L'ho incontrato sabato mattina nella piazza del paese, intento a sistemare un gazebo insieme a due dei suoi boys. Il prete più due boys: tre sostegni. Il gazebo: quattro sostegni.Al don non gli par vero di poter reclutare al volo un noto mangiapreti."Lorenzo! vieni, vieni. Aiutaci a spostare il gazibo, va là, che siamo indietro e c'abbiamo ancora da preparare tutto!""Va bene, don. Ma solo un attimo, che vado di fretta""Mo in du èt d'andèr, Lorenzo! Piano...piano! Ecco...qua! Brèv, Lorenzo! Ou, stasera t'aspettiamo, eh? Am'arcmand! Quest'anno c'abbiamo dei tortelloni di patate che sono la fine del mondo!""Certo, don. Io poi la patata la adoro""Come?""Nel senso, i tortelloni, dico""Fà a mòd, Lorenzo. Sia lodato Gesù Cristo""Sempre sia lodato"Sempre sia lodata.