L'atrabilioso

Acquerello


Tutti i clamori sono spenti.Solo un'eco lontana resiste. O forse, è solo la tua immaginazione.Il gong ha vibrato un giorno intero, e la sera stavi in piedi per miracolo.La tua casa ora, è come essere davanti ad un vecchio camino in montagna, che ti lascia il muso arrostito e il culo congelato: non ti scalda mai del tutto.C'è sempre una parte che resta ghiacciata: la punta del naso; o un gomito; o qualche angolo più nascosto, ben celato dentro di te.Nel letto ti tiri su la coperta fino a coprirti quasi del tutto la faccia.Sono le sei del mattino, ed un camioncino di muratori tenta la messa in moto. Una, due volte. Poi parte.Il tuo stomaco brontola incongruo.Una luce fioca penetra dalla finestra.