Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
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Imprevisti

Post n°424 pubblicato il 18 Luglio 2020 da je_est_un_autre

E insomma dopo oltre sei mesi sono tornato in scena. Dire che ero teso non rende l'idea. (Ecco, il pinocchio di legno che casualmente citavo nel post precedente è un'immagine appropriata). Un po' per la ruggine che inevitabilmente si accumula se non si pratica con continuità l'arte, un po' per la diabolicità di un testo argutissimo e divertente ma pieno di insidie dal punto di vista della memorizzazione, un po' per le poche prove effettuate (se non ci son soldi, come li paghi gli attori in prova? provi poco e speriamo in dio), insomma vedevo mostri dappertutto pronti a farmi lo sgambetto. Invece è andato tutto bene. Il sospiro di sollievo e felicità a fine spettacolo è stato di quelli importanti.
Eppure.
Eppure, qual è il primo pensiero che mi viene in mente se ripenso a come è andato lo spettacolo? forse la partecipazione di un pubblico molto attento e pronto alla risata? O forse anche l'emozione di vedere una platea piena, proprio nel cuore di una zona tra le più ferite dai fatti che sappiamo? O forse ancora il liberatorio applauso finale?
No. Il primo ricordo - anche non volendo - è questo: ad un certo punto, in prima fila, ad una spettatrice si è autodistrutta non so come la seggiola su cui stava seduta e la sventurata è capitombolata a terra, anche piuttosto rumorosamente. L'amica che le sedeva a fianco - la direste perfida, ma invece la capisco: come fai a resistere? - ha iniziato a ridere e anch'io, che per il riverbero della luce ho potuto vivere la scena in diretta, non  ho potuto fare a meno di ridere, anche se solo per un secondo per poi riprendere il controllo. La capitombolata ha mostrato un notevole spirito, e alla fine lei e l'amica si sono mostrate tra le più entusiaste.
Alla fine ho pensato: ma tu guarda: stiamo lì a scrivere testi, a farci domande d'ogni tipo sulle battute, sulle gag, sui testi comici e invece scopri che siamo sempre lì, alla buccia di banana. L'uomo (o la donna) che cade è, ancora, la cosa più irresistibile.
Certo che imprevisti di questo tipo, dovuti a impensabili interventi esterni, ne capitano davvero tanti, soprattutto, ovviamente, quando si lavora all'aperto.
Ricordo una volta, durante una commedia di Ruzante, salì sul palco un cagnolino. Il mio compagno di scena, per sua natura terrorizzato dagli animali, cominciò a correre su e giù per il palco, inseguito dal cane che probabilmente voleva solo giocare. Nessuna battuta di Ruzante suscitò tanta ilarità come quel momento.
Un'altra volta eravamo in Calabria (facevamo una riduzione del Don Giovanni molièriano), in un'arena naturale posta sotto uno strapiombo. Ed ecco che nel bel mezzo della scena un bimbetto, sfuggito al controllo genitoriale, sale sul palcoscenico, inseguito dal padre. Il pargolo scappava di qua e di là e il padre, casualmente trovandosi davanti ad uno dei nostri microfoni a terra, ad un certo punto urla: "VIENI QUA, DISGRAZIATHO!" con quelle consonanti aspirate tipiche di quelle zone. Credo che quel "Vieni qua, disgraziatho!" stia ancora echeggiando tra quelle rocce.
E insomma per dire che a volte la realtà è più straordinaria di qualunque teatro. Fino alle estreme conseguenze: una volta, in un paesino del Salento, nel pomeriggio assolato, stavamo montando le scene quando si fa avanti un omino:
"Scusate, è già passato il morto?"
Nostro momento di choc, poi ci viene in mente che effettivamente era passato un funerale.
"Sì, è passato, il morto"
E lui:
"Ah. A piedi?"
Ecco. Lì siamo rimasti zitti. Perchè puoi diventare bravo finchè vuoi ad improvvisare, ma davanti ad eventi incomprensibili, davanti al soprannaturale, è meglio un rispettoso silenzio.

 
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Commenti al Post:
amabed_2016
amabed_2016 il 19/07/20 alle 08:56 via WEB
Avrebbe dovuto chiedere, quel signore, forse: è passato di qui un corteo funebre? (Ma sarebbe stato troppo inconsueto...forse..è passato di qui.. un funerale? La dicitura migliore, comunque sempre un po' inappropriata come domanda da fare ad uno sconosciuto on the road) Ma è il caso imperscrutabile ad essere a volte comico- tragico ed inappropriato
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 19/07/20 alle 09:09 via WEB
E per fortuna che invece ha chiesto proprio come ho riportato: altrimenti come avrei potuto chiuderlo, questo post?
(Rispondi)
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 20/07/20 alle 09:44 via WEB
anatomia del riso e del sorriso. mi colpisce molto la tua riflessione, specialmente nella parte in cui descrivi la difficoltà di far insorgere un sorriso o addirittura il riso. l'imitazione della vita resta pur sempre vita e quando si attorcigliano le situazioni diventa paradosso o spasso. grazie jea, della lezione e supercomplimenti per il re-inizio di attività
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/07/20 alle 08:17 via WEB
Eh, fare ridere è sempre complicato, che anzi a volte tu fai tutte le tue congetture e alla prova dei fatti il pubblico ride in punti in cui non ti saresti aspettato, mentre magari resta freddo dove pensavi di avere piazzato una gag imbattibile. Misteri della risata. Ciao blua., grazie!
(Rispondi)
 
il_tempo_che_verra
il_tempo_che_verra il 21/07/20 alle 18:03 via WEB
io non so come tu abbia fatto a riprendere il controllo...mi rispondo da sola...per il mestiere che fai :).Davanti ad una caduta io ho la risata latente...dopo essermi assicurata che il malcapito e' rimasto illeso rido,il problema e' che io rido a piu' riprese...finche' ho in mente quell immagine rido.Faccio di tutto per non iniziare proprio per questo!Sono contenta tu abbia ricominciato a calcare le scene !!
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/07/20 alle 08:09 via WEB
Ah, ma quando sei in scena l'adrenalina da palco fa miracoli, si sa: strano anzi che per una frazione di secondo mi sia lasciato andare alla risata, non avrei dovuto fare nemmeno quella, ma si vede che l'immagine era davvero potente. Grazie, davvero!
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 23/07/20 alle 11:55 via WEB
Imprevisti e colpi di scena.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 23/07/20 alle 16:10 via WEB
Una volta era "...e probabilità".
(Rispondi)
 
sofya_m
sofya_m il 27/07/20 alle 08:29 via WEB
io riesco ad essere impassibile alle scene che fanno ridere ... se devo non ridere ... (anche se amo ridere).
Una volta siamo andati io e un collega da un cliente ... in un'ora il cliente ha ruttato almeno 6 o 7 volte sonoramente (senza trattenersi!!!). Io e il mio collega impassibili.
poi il ritorno a casa ce lo siamo fatto ridendo tutto il tempo ...
sono contenta tu sia tornato alla vita quasi normale ;)
volevo scriverti il commento quando hai pubblicato il post ... solo ora mi accorgo che dal cellulare quel commento non era mai partito ... nel caso tu lo vedessi doppio sai perché
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 27/07/20 alle 11:56 via WEB
Pensa che pure a me è successo di ritrovarmi in presenza di un individuo appena conosciuto (situazione vacanziera e non di lavoro, ma cambia poco) che ruttava tutto il tempo: io lì ho riso poco, lo trovai disgustoso (e infatti salutammo in fretta e ce ne andammo). Comunque sia: se vedo doppio il tuo commento è solo perchè ho festeggiato la ripartenza!
(Rispondi)
 
ditantestelle
ditantestelle il 28/07/20 alle 20:09 via WEB
Niente da fare.. sono i dettagli insospettabili degli imprevisti, applicabili a tutto e tutti...
le tue ultime 4 righe lo confermano in pieno :D
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 29/07/20 alle 08:54 via WEB
Qui non si salva nessuno!...
(Rispondi)
 
Deaebasta
Deaebasta il 08/08/20 alle 21:43 via WEB
_ Meravigliosa, inaspettata ,pura Realtà! :-) :-) Questa è la Vita! Hai il "potere" di far rivivere tutti i tuoi episodi, credimi! :-) Ti leggo e " vedo" le scene che hai vissuto tu! Fantastico!! :-))
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 08/08/20 alle 22:08 via WEB
Grazie, sei fin troppo generosa!
(Rispondi)
 
 
 
Deaebasta
Deaebasta il 08/08/20 alle 23:39 via WEB
Ringrazio te per averci dato la possibilità di leggere Vita concreta, vicende vissute , il tutto scritte con eccellenza,, ehi, almeno per me è così! :-)
(Rispondi)
 
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