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Ricordi improvvisi del sabato sera

Post n°485 pubblicato il 05 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

"Lollo, t'an scàult brìsa dal blues, t'an scàult brisa dal soul, t'an scàult brìsa dl'hiphop: sa dscuràggna da fèr?"
("Lollo, non ascolti del blues, non ascolti del soul, non ascolti dell'hiphop: cosa parliamo a fare?").
Così mi apostrofava il mio vecchio amico Celi, ai bei tempi, denunciando non senza ragione una certa lacunosità dei miei ascolti. Del resto lui lo poteva ben dire, forte di una sua discoteca casalinga assolutamente sterminata. Erano talmente ricolmi, i suoi scaffali, che spesso per svuotarli un po' organizzava incontri che chiamavamo "serate vomiti" in cui cercava di rifilare agli altri (a prezzo stracciato, ma a volte anche gratis) dischi orribili, comprati probabilmente in seguito alla lettura di recensioni vergognosamente elogiative di Rockerilla, giornale amatissimo ma non sempre trasparente, come qualunque giornale di recensioni del resto. Fu lì che rischiai di portarmi a casa addirittura un disco dei Motley Crue.
Comunque sarà per questa mia limitatezza di orizzonti musicali che continuo ad ascoltare sempre quei quattro dischi da trent'anni? Che cosa mi muove ancora New Dawn Fades, al punto che se sto passando dalle Budrie, anzi già verso Sacerno, e c'è la nebbia e non so che tipo di uccelli si alza in volo dalla terra fradicia e in quel momento nella mia radio c'è Ian Curtis che canta "hoping for something more" a me, ecco, viene quasi da piangere?
Ricordo che spesso mi chiedeva Celi:
"Lollo, cosa ascolti prima di uscire?"
"Di uscire?"
"Eh, di uscire. Tipo il sabato. Cosa ascolti?"
"Boh...quello che ho sul piatto, non so..."
"Non puoi non avere un pezzo da ascoltare prima di uscire, il sabato. Io ce l'ho. E' Ace of spades dei Motorhead"
Io che sono sempre stato un po' snobbino e appena sentivo odore di metal me la davo a gambe, dicevo:
"I Motorhead? Tu sei troppo raffinato per ascoltare quella roba, Celi, che cosa c'entri tu coi Motorhead?"
"Lollo, non hai capito niente. E' roba grezza, il rock è quello, altro che raffinato. Il rock deve essere ABRASIVO. Di sabato ci vuole della roba abrasiva".
Ecco, adesso ho deciso: tolgo i miei 4 dischi dal piatto e metto su un pezzo abrasivo, poi vado in giro con Spike. Guai a chi ci incontra.

 
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Commenti al Post:
gianor1
gianor1 il 05/12/21 alle 10:51 via WEB
A volte qualhe interlocutore mi scrive che preferisce un genere musicale ad un altro. Rispondo sempre che è un errore. Quando la musica entra nell'animo è sempre bella. Quasi tutta la musica moderna ha una diretta isirazione dal repertorio classico. "Plaisir D’Amour" è un brano composto da Égide Martini di cui Berlioz trasse un arrangiamento per orchestra. La melodia fu riutilizzata sia per la canzone "Can’t Help Falling in Love", interpretata, tra gli altri, da Elvis Presley, anche se con testo diverso. Uno dei più celebri intro strumentali della storia della musica pop "A Whiter shade of pale" dei Procol Harum è stata progettata sovrapponendo il basso del secondo movimento dell’Aria sulla quarta corda, la Suite per orchestra n. 3 di Johann Sebastian Bach, con una melodia presa da un’altra opera del compositore tedesco, il Corale in mi bemolle maggiore Wachet auf, ruft uns die Stimme e potrei contiuare...Ascolta quel che ti fa star bene. A ben rileggerci. Gian
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 05/12/21 alle 11:40 via WEB
Dunque, intanto ti dico che è sempre interessante leggere le tue considerazioni; questa cosa di Whiter shade of pale poi non la sapevo proprio. L'unica osservazione che faccio è che io non credo sia così terribile preferire un genere ad un altro; penso addirittura che a volte è il genere musicale stesso a scegliere noi, ovvero ascoltiamo una certa cosa e lì ci riconosciamo, chissà poi perchè. Ma è vero che è un errore escludere i generi a prescindere, questo sì.
(Rispondi)
 
woodenship
woodenship il 06/12/21 alle 02:10 via WEB
In fatto di musica, anch'io tendo ad ascoltare sempre quei"quattro dischi". Però debbo ammettere che, in generale, non riesco ad avere preclusioni di sorta: in ogni genere riesco a trovarci qualcosa di udibilmente interessante. Del resto, so per esperienza che, la musica, come tante altre forme artistiche, può essere difficile da sentire al primo ascolto. Spesso necessita di pazienza e ripetuti ascolti. Alle volte addirittura una condizione particolare, per essere apprezzata in tutta la sua bellezza. Come mi capitò con un disco jazz: mi ero lasciato convincere a comprarlo. Poi non riuscivo minimamente ad ascoltarlo interamente. Lo trovavo incomprensibile, letteralmente impenetrabile, per non dire un blocco di ghiaccio. Un giorno che avevo alzato il gomito, in casa con amici, ecco che mi si spalancò il cuore a quelle melodie. Rimasi letteralmente estasiato dalla bellezza di quella voce jazz: dalla profondità, dalla vastità degli spazi che mi si aprivano nell'anima. Inutile dire che diedi la caccia a tutti i dischi di quella cantante che mi aveva rapito.....notte serena......
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 07/12/21 alle 07:36 via WEB
Il tuo gustoso aneddoto ci racconta anche che ogni tanto, una bella bevuta non fa poi così male, anzi, a volte ci apre la porta addirittura a mondi sconosciuti. Ciao wooden, buona giornata!
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 08/12/21 alle 06:55 via WEB
Abrasivamente: https://youtu.be/3p620dJUc1k?t=27
(Rispondi)
 
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