SalveminiCaulonia

C’era una volta la Sinistra calabrese


Dunque vorrei incominciare come era uso nelle antiche fiabe: c’era una volta, tanto ma tanto tempo fa, la Sinistra calabrese ed , a questo punto, come nella favole tristi ci prende la malinconia perché la fiaba si conclude con la sofferenza e la morte.La Sinistra calabrese , senza miti e senza leggende, è vissuta sempre tra cielo e terra, . In maniera certamente arbitraria io oso mettere tra gli antenati illustri Tommaso Campanella. Il sonetto la plebe è stato a lungo sottovalutato ma contiene sia una netta rivendicazione a favore della plebe sfruttata “ tutto è suo ciò che sta tra cielo e terra..” sia un invito alla rivolta, convinto che il popolo potrebbe disfarsi dalla tirannide senza grandi sforzi “egli si potria disfar con una scossa…”Ancora più netta si staglia la sua posizione quando descrive la vita a Taprobana dove i beni sono comuni, ed è bandita la proprietà privata dalla quale, secondo il nostro Filosofo, discende ogni male..Con lo stesso arbitrio metto tra gli antenati illustri Vincenzo Padula , anche se in questo caso,mi mancano gli strumenti culturali per poter collocare questo sicuro difensore dei deboli e fustigatore dei potenti e dei prepotenti, nell’alveo della sinistra politica.Ho voluto fare questi riferimenti molto lontani perché sono convinto che la sinistra calabrese ha avuto una sua anima molto antica, volendo usare una parola alla moda direi che è sicuramente griffata . Storia di appassionati militanti, spesso raffinati intellettuali, molto più frequente,di gente comune che hanno scritto pagine di autentico eroismo nel tentativo di cambiare in meglio questa nostra Terra. L’immagine classica di questa sinistra è stata raffigurata dalla foto da un bracciante  con il braccio alzato  mentre i contadini “invadevano” pacificamente il latifondo per strapparlo all’incuria ed all’abbandono. Lucio Villari, uno dei più autorevoli storici d’Italia, è stato un giovane dirigente che ha guidato i contadini nella zona Jonica.Cosa resta della sinistra ?  Probabilmente solo  una “sinistra” di ruga !La “ruga” di paese era un piccolo mondo chiuso in sé stesso.Spesso coloro che vi abitavano non riuscivano a percepire che, oltre quelle poche case, potessero vivere uomini che ogni mattina viaggiavano, scrivevano, lavoravano, si divertivano, aldilà di quanto quotidianamente poteva succedere nella ruga. Molto spesso, all’interno di quel piccolo mondo si svolgevano lotte senza senso, fermentavano odi sordi, si stipulavano alleanze degli uni contro altri. Il tempo passava, si diventava vecchi, si moriva ma la ruga restava sempre nella sua miseria, muta testimone d’una esistenza priva di senso.Il mondo moderno e soprattutto i mezzi di comunicazione di massa hanno scardinato le “rughe”, ma  la filosofia, il modo di agire di quel piccolo mondo si comporta come un fiume carsico che scompare per poi riapparire in forme apparentemente diverse ma sostanzialmente identiche. Pensate per un momento la politica calabrese e focalizzate quanto avviene a “sinistra”! Abbiamo appena appreso che anche l’on Giacomo Mancini è stato minacciato, (ormai, in Calabria, una piccola minaccia non si nega a nessuno), e probabilmente anche Lui avrà la sua brava e costosa scorta. La minaccia è arrivata nel momento di massima tensione con il vicepresidente della giunta regionale Nicola Adamo che, a sua volta, aveva da lungo tempo studiato “l’originale” battuta  che a sinistra i ladri sono mancini. Questi “bravi ragazzi” , qualche anno fà erano alleati, Mancini veniva eletto parlamentare nel partito di cui Adamo era segretario regionale. Popolo gabbato ed entrambi felici e contenti ! Adesso si scontrano, ma una cosa è certa né la politica, né  la Calabria, né tantomeno  la Sinistra, c’entrano niente con le loro risse ,anzi.. per utilizzare un antico adagio calabrese si tratta d’un proverbiale “ncugna e scugna” nel tentativo di farsi spazio. La storia del rapporto Mancini-Adamo è emblematica e ci introduce ai rapporti interni tra i vari partiti ed all’interno dei partiti stessi . Non più l’assalto al latifondo ma ben altri assalti sembrano  stagliarsi all’orizzonte !Questa è la nuova sinistra ? Da questa sinistra dovrebbe nascere il futuro partito democratico?Nessuna illusione ! Nel 1989 due famosi scienziati - Fleischmann e Pons- hanno ipotizzato la possibilità di avviare la cosiddetta “fusione fredda” .. E’stato un momento di speranza a cui è seguita la delusione  per la fine d’un sogno. Senza passione e senza calore non si fonde niente, al massimo si fa qualche operazione a tavolino per collocare l’assessore Maiolo al posto di Naccari e partecipare alla gestione dei fondi comunitari.Sommando la politica dei d.s. a quella della Margherita non si può ottenere niente, la matematica c’insegna che qualsiasi numero moltiplicato per zero darà come prodotto zero!Ilario AmmendoliaDa La Riviera del 11.02.07