Ci sono molti modi - ...maybe tomorrow...
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Post N° 27

Chiudo. Un saluto speciale a Rita, Rossana, Laura, Marta, Meddy.Un grazie a chi è passato di qua. Inventario: una valigia gonfia di vestitiun vocabolarioquattro soldiuna nuova occasioneE ora vediamo cosa sai fare…
 

Post N° 26

La pês su lis mans,dêtsa strengi la vite.La gnot,che gnot,no are diviarsepicjade a un pensîrrespîriessût dai toi lavris. La pece sulle mani, / dita / a stringere la vita. / La notte, / quella notte, / non era diversa / appesa a un pensiero / respiro / uscito dalle tue labbra.
 

Post N° 25

Su un marciapiede affollato, in un viavai continuo di gente, due sconosciuti, una giovane donna e un uomo mancato, incrociano i loro sguardi. Si fermano per un istante l’uno di fronte all’altra. “Ho sbagliato tutto” dice lui. La donna lo guarda negli occhi, tende la mano e gli regala una lieve, dolce carezza sul viso. Certe…
 

Post N° 24

Il signor Gianni è un pensionato. Fino a un paio di anni fa gestiva col fratello un negozio di articoli sportivi in una località balneare. Di media statura, ha un naso piuttosto grosso e gli occhiali grandi. Il respiro affannoso, dopo ogni sforzo fisico, rivela una disabitudine al lavoro di fatica; la pancia rotonda, che…
 

Post N° 23

Non rido.Pensoche hai gelato intenzioniparole sudatein notti di veglia pienacon sorrisi e silenzifumo negli occhi miei.Mio squallido destino idiotapensare a tegioco ormai persod'istanti.Una nuova occasione,non esitereiincenerirsi ancora di sguardie mani su corpi,che nulla io sonouccidimi ancorache nulla io sono.
 

Post N° 22

Il silenzio come lo si nomina se ne va. Una tavola imbandita, un’orgia di voci. Poi, improvviso e inatteso, qualcosa di unico: tutti staccano la spina contemporaneamente. Adoro quegli istanti, il sottofondo che si erge a protagonista. In attesa del solito fesso che rompa l’incanto dicendo: “Che silenzio…”
 

Post N° 21

Occhi dall’altosu fili d’erba al ventomagie d’ombrain movimentodi rami, di foglieciglia (mie) fierelietedi non berelacrime, pioggiada giorni e giornitregua di solesu campi incolti.
 

Post N° 20

Avevo dimenticato le mani sporche, il mal di schiena, la stanchezza fisica... Grazie, mio Dio, di avermi donato questo lavoro! Un  bel lavoro del cazzo...
 

Post N° 18

In un estremo tentativo di auto-assoluzione, provo ad instillarmi un dubbio che in condizioni normali non avrebbe motivo di esistere:la debolezza è una colpa?
 

Post N° 17

Trovassi un sensoal nostro essereanimali in caloree poi angelidi carezze.Lo trovassi,non sentireiil vuoto che sento,l’aria che manca.Tu che lo saibisbigli parole(dolce)a un'anima stanca.
 

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