Ci sono molti modi

Post N° 11


Assistere al concerto di Cristina Donà, ieri sera, è stata una vera emozione. Di più: è stato come riconciliarmi con me stesso e con il mondo. Non esagero…Più che la sua splendida voce e la rara capacità di modularla, più che l’intensità delle sue parole e la bellezza delle sue melodie, è stato il suo essere “vera artista” a sorprendermi. Quante volte capita di andare ad un concerto con l’aspettativa di assistere ad un evento, con la convinzione che lo spettacolo varrà il prezzo del biglietto (solitamente esorbitante), per poi ritrovarsi delusi ad ascoltare semplicemente la piatta riproduzione dell’ultimo album, quasi che a suonare non fossero i musicisti sul palco, ma uno stereo nascosto dietro le casse. Questo non è ciò che cerco nell’ascolto di un musicista dal vivo; non voglio assistere a una semplice “esposizione” di brani musicali; andare ad un concerto non deve essere come visitare una mostra di quadri… Ciò che ho visto ieri sera è stata un’Artista che faceva letteralmente a pezzi le sue opere d’arte (le sue canzoni) per crearne qualcosa di nuovo, di emozionante, di unico. Gli arrangiamenti sconvolti, il suo modo di porsi nei confronti del pubblico, il suo bisogno di “sentire” il pubblico,  la sua gestualità, la sua spontaneità, le sue parole tra una canzone e l’altra… Tutti elementi che hanno contribuito ad un incanto, alla meraviglia di un attimo, fatalmente già fuggito, ma davvero MEMORABILE.