NO A ROSELLA SENSI!!NO A ROSELLA SENSI AL COMUNE DI ROMA !!!! |
NASCE "NO ROSELLA SENSI AL COMUNE DI ROMA"
Una donna che ha portato al collasso un'azienda, una squadra di calcio... che non ha pagato i suoi debiti grazie all'aiuto bipartisan della politica è DA INTERDIRE, non da promuovere al comune.
WEB MOB per fermare lo scempio... per ora qui, se saremo tanti tutti al campidoglio!!!!
AREA PERSONALE
TAG
MENU
Post n°1 pubblicato il 21 Luglio 2011 da noarosellasensi
Di Fabrizio Masumeci "L'accesso ai luoghi del potere è inibito alla meritocrazia e al sano impegno politico e sociale.
Di Gianluca Lucarelli
IL GRUPPO FACEBOOK NO A ROSELLA SENSI AL COMUNE DI ROMA!! VI ASPETTA NUMEROSI !! http://www.facebook.com/groups/noarosella?ap=1 NO A ROSELLA SENSI AL COMUNE DI ROMA!!, Rosella Sensi, Una donna che ha portato al collasso un'azienda, una squadra di calcio... che non ha pagato i suoi debiti grazie all'aiuto bipartisan della politica è DA INTERDIRE, non da promuovere al comune. WEB MOB per fermare lo scempio... per ora qui, se saremo tanti tutti al campidoglio!!!! |
Post n°2 pubblicato il 21 Luglio 2011 da noarosellasensi
RomaBenvenuti americani, pagate i debiti di CARLO BONINI ROMA - In una città che vive e si abbevera di chiacchiere, la vendita della "As Roma" e il tramonto della famiglia Sensi offrono da mesi uno spettacolo variopinto. Che molto dice sullo stato dell'industria del pallone e sul rumoroso circo che le si muove attorno ("papponi", ebbe a definirli Daniele De Rossi qualche tempo fa) e che, naturalmente, gira alla larga da un paio di domande chiave. Insieme a un marchio dalle straordinarie potenzialità, a una storia e a una passione cieca nella sua fede, cosa si sono comprati Thomas DiBenedetto, James Pallotta, Richard D'Amore e Michael Ruane? Cosa c'è, davvero, nella pancia della "As Roma"? Si strepita sul prezzo di vendita ("basso", disquisiscono alcuni), si lamenta un danno ai piccoli azionisti (che solo oggi scoprono di aver scommesso in borsa su una società tecnicamente fallita). Si confonde la futura linea di finanziamento operativa assicurata dal venditore Unicredit ai compratori con un'operazione di leverage (l'acquisto a debito, da caricare sui bilanci di ciò che si acquista) che non c'è stata. Si arriccia il naso sulla consistenza patrimoniale degli acquirenti americani che hanno evidentemente la colpa, nel Paese del capitalismo senza capitali, di aver tirato fuori una settantina di milioni di euro di tasca propria tra acquisto del 67 per cento delle azioni e immediato aumento di capitale per far fronte a perdite di 36 milioni di euro. Qualcuno - e vale la pena ricordarlo non per ragioni di campanile - è arrivato a sfidarli neanche fossero dei bari, come Claudio Lotito, presidente di una società, la "Ss Lazio", impiombata da un debito con il Fisco che, nel 2005, ammontava a 140 milioni di euro e che "ragioni di ordine pubblico" consigliarono di rateizzare in 23 comodi anni. Dunque? Se si ha la pazienza di leggere le centinaia di pagine e allegati del "Legal due diligence report" redatto dall'advisor dei venditori di "As Roma" il 23 novembre del 2010, si comprendono le ragioni di una trattativa lunga e complicata. Si scopre di quale sostanza è fatto il Colosseo che, consapevoli del rischio, gli americani hanno comprato. Quale Paese dei Balocchi e fabbrica di "buffi", come a Roma si definisce il "pagherò", sia stata Trigoria in questi anni. E lo sforzo titanico che sarà necessario per rimetterla al mondo e alle regole del mercato. Conviene insomma sapere, tanto per dirne una, che su "As Roma" grava un contenzioso giudiziario (tra cause intentate, ingiunzioni di pagamento, azioni annunciate) tra i 50 e i 60 milioni di euro, più o meno l'importo di una buona campagna acquisti. Che tra chi bussa ancora a quattrini ai cancelli di Trigoria si avvistano ex giocatori come Gabriel Batistuta (chiede 9 milioni), Gustavo Bartelt (9 milioni anche lui), Ivan Helguera (un tribunale di Albacete, Spagna, gli ha già riconosciuto un indennizzo di 185 mila euro), Mauro Esposito (475 mila euro), Sebastiano Siviglia (pretende la differenza di salario che ancora deve ricevere a distanza di dieci anni). Ma conviene anche sapere che la lista di chi non è stato mai pagato o, se lo è stato, solo in parte, è lunga come la fila ai tornelli della Curva Sud. Un'umanità varia di cui la due diligence dà conto solo "per le cause di valore superiore ai 100 mila euro" - e in cui capita di trovare un fior di professionista come l'avvocato Filippo Lubrano, già presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma ed ex componente del cda della società, in causa, a Milano, per 2,5 milioni di euro. O l'ex medico sociale e oggi consigliere regionale Mario Brozzi (che chiede al giudice del lavoro che il suo vecchio contratto a tempo determinato sia trasformato in impiego a tempo pieno). E, ancora, la società di marketing "Dls" (2 milioni e mezzo), la casa di cura "Villa Stuart", dove i calciatori della Roma, evidentemente si sono curati "a uffa", come si direbbe da queste parti, visto che le fatture non saldate sfiorano 1 milione e 300 mila euro. Del resto, appena il 18 ottobre scorso, i sindacati avevano recapitato alla società una lettera di messa in mora in cui si denunciavano "i ritardi, senza alcun preavviso, nel pagamento degli stipendi; il mancato rispetto della definizione dei piani ferie e del loro godimento; l'uso frequente di lavoro straordinario; il mancato rispetto delle norme sulla privacy; il mancato rispetto degli accordi sui bonus". Insomma, una pratica avventurosa nei rapporti di lavoro. Un po' come avvenuto con i 402 contratti a tempo determinato firmati dalla società negli ultimi 5 anni (189 con pensionati), buoni evidentemente per retribuire un indotto di professionisti spesso dallo oscuro mandato. Come nel caso del geometra Coricelli, saldato con 70 mila euro lordi annui, per adempiere, si legge nel suo contratto, a mansioni che neppure un asso dell'enigmistica sarebbe in grado di decrittare: "Attività di conduzione, avanzamento, finalizzazione di parti progettuali e avvio delle operazioni di cantiere per la costruzione delle opere previste nell'ambito delle specifiche dei tempi e costi, determinati di volta in volta dai progetti". "I Sensi sono stati una famiglia generosa", si sente ripetere. Andrebbe aggiunto, con i soldi di una banca, "Unicredit", e con il piglio di quei padri che ipotecano la casa per comprarsi la macchina. I numeri, del resto, danno ragione all'adagio, se si pensa che a Bruno Conti (stipendio lordo annuo di 500 mila euro), l'As Roma, che fatica a pagare gli stipendi, concede un prestito in scadenza nel 2012 di oltre 200 mila euro (a oggi restituito per la metà). Che a Trigoria sono 7 le auto a disposizione della dirigenza, che nessuno ha mai trovato il tempo neppure di occuparsi dei contratti da 15 mila euro al mese dei giardinieri dei campi di allenamento, scaduti e apparentemente tacitamente rinnovati. Cari americani, benvenuti al Colosseo. Aggiornamento. In serata una nota della società, che definisce "del tutto fuorviante" l'articolo di Repubblica, senza peraltro smentire nulla. Fonte La Repubblica |
Post n°3 pubblicato il 21 Luglio 2011 da noarosellasensi
di PAOLO BOCCACCI Quanto è bella e quanto è drammatica questa alta vela di acciaio bianco pensata dal genio di Calatrava, come un nido d'api, un bozzolo alzato nel cielo, sopra il blu delle piscine che verranno e sopra il campo di basket dove dovrebbero giocare i campioni dei Giochi del 2020, il sogno olimpico di Roma. Fonte La Repubblica |
Post n°4 pubblicato il 22 Luglio 2011 da noarosellasensi
FACEBOOK VUOLE ROSELLA SENSI ASSESSORE, VINCE IL GRUPPO DEL ‘SI’ Rosella Sensi riceve il ‘Si’ del popolo di Facebook. Dopo l’indicazione della nomina da parte del sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, all’interno della Giunta capitolina dal web arrivano le prime opinioni. I gruppi a favore e contro l’ex presidente dell’As Roma sono nati sul noto social network quasi in contemporanea. E se, come vuole la ‘dura legge di Fb’, sono i fan a decretare la vittoria di un gruppo, ecco che ‘Si a Rosella Sensi al Comune di Roma’ vince su ‘No a Rosella Sensi al Comune di Roma’. Il popolo di Facebook si è diviso sulla nuova nomina del Campidoglio ma la maggioranza, a quanto pare, tifa per il nuovo assessore. Il primo gruppo a nascere è stato quello del ‘No’, poco dopo raggiunto da chi vuole la Sensi assessore. Il gruppo del ‘Si’ ha superato i contrari, arrivando a superare la quota dei 1150 iscritti, quota probabilmente destinata a salire nelle prossime ore visto il gran fermento che la scelta della ‘donna di sport’. Intanto domani è attesa la nomina ufficiale della nuova Giunta Alemanna, con Rosella Sensi che dovrebbe ottenere la delega allo Sport e alla Promozione della città nel mondo. VERGOGNATEVI!!!!!!!!! |
Post n°5 pubblicato il 25 Luglio 2011 da noarosellasensi
Si allarga il fronte della rivolta e la battaglia diventa bipartisan. Così ora le consigliere municipali del Pdl scrivono un documento perché la "scelta della Sensi desta perplessità". di LAURA SERLONI (LA Repubblica) Il motivo? "La ricerca di un'icona piuttosto che di una persona con esperienza amministrativa e conoscenza dei problemi della città, rischia di riprodurre il vecchio cliché della donna da usare per averne un ritorno propagandistico, un mero strumento promozionale". Vanno giù pesanti le consigliere Pdl dei Municipi III, IV, VI, VII, IX, X, XIII, XV, XVI, XVIII, XIX e XX, Emma Perrelli, Lina Tancioni, Flavia Siviero, Lorena Vinzi, Laura Lunari, Francesca Sguera, Monica Picca, Ida D'Orazi, Marisa Barbieri, Eleonora Nalli, Gabriella Buttarazzi e Clarissa Casasanta. |
INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: noarosellasensi
|
|
Sesso: M Età: 55 Prov: RM |
TAG CLOUD
V DI VENDETTA......