"John?... Sei tu?"Una goccia stillava piano e nella penombra riluceva.La lancetta delle ore si spostò. Quella dei secondi continuava a carezzare la notte.E qualcosa si schiantò contro il vetro con un tonfo molle.E la lancetta dei secondi non la vide, non l'udì.E un'ombra s'allungò e si disperse sul lenzuolo, sfiorando le gambe pallide di Baby.E lei non la vide, non la sentì.Guardava fuori.Palazzi grigi sul finir della notte cupi come cuori e un silenzio che non aveva odore.Sei qui, se qui lo so... Non t'avvicinare, John, non guardarmi nemmeno...Si alzò, Baby, lieve sulle punte dei piedi e aderì alla parete. E lì rimase, e non si mosse. E i suoi occhi erano due fessure brillanti. E lo vide.Lo vide stagliarsi nitido contro il nero scarabocchiato a tratti nervosi. E il suo viso era una goccia pastello dai contorni sfumati, e le sue labbra erano rosse e l'intera città le avrebbe viste e si sarebbe svegliata, e Baby tremò.La parete sbiadiva.La città non dormiva più. E lui era lì. Lì fermo sulla soglia, e la guardava.E la lancetta delle ore baciò ancora la notte, e l'altra ne fu gelosa e la rincorse.
Post N° 14
"John?... Sei tu?"Una goccia stillava piano e nella penombra riluceva.La lancetta delle ore si spostò. Quella dei secondi continuava a carezzare la notte.E qualcosa si schiantò contro il vetro con un tonfo molle.E la lancetta dei secondi non la vide, non l'udì.E un'ombra s'allungò e si disperse sul lenzuolo, sfiorando le gambe pallide di Baby.E lei non la vide, non la sentì.Guardava fuori.Palazzi grigi sul finir della notte cupi come cuori e un silenzio che non aveva odore.Sei qui, se qui lo so... Non t'avvicinare, John, non guardarmi nemmeno...Si alzò, Baby, lieve sulle punte dei piedi e aderì alla parete. E lì rimase, e non si mosse. E i suoi occhi erano due fessure brillanti. E lo vide.Lo vide stagliarsi nitido contro il nero scarabocchiato a tratti nervosi. E il suo viso era una goccia pastello dai contorni sfumati, e le sue labbra erano rosse e l'intera città le avrebbe viste e si sarebbe svegliata, e Baby tremò.La parete sbiadiva.La città non dormiva più. E lui era lì. Lì fermo sulla soglia, e la guardava.E la lancetta delle ore baciò ancora la notte, e l'altra ne fu gelosa e la rincorse.