•City of Sighs•

Post N° 22


Il risveglio. E guardare con nuovi occhi i nuovi colori... Colori?Baby si mise a sedere con un movimento brusco e un rumor di legno, come schiocchi di trucioli nel fuoco.Scosse la testa.Era sempre la stessa città, sempre la vecchia panetteria chiusa da anni ad unico panorama dalla sua finestra. E il cielo color polvere nell'avvicinarsi della pioggia che già, durante, la notte, aveva bagnato strade e lucidato tombini. E odori d'umido e marcio risalivano su, a carezzare le pareti grigie, cancellare i murales della notte, ad appiccicarsi e corrodere.Ma John era lì.E il mondo non era finito, solo ancora assopito con lui. Nessun vocìo, nessun rumore di sottofondo, come sempre.Ma era tutto ancora lì."Sveglia John, svegliati!" lo scuoteva, e un'improvvisa frenesia la faceva tremare.S'era schiusa un'anta, piano, e l'aria fredda del primo mattino era argento sulla schiena.John aprì piano un occhio blu, poi l'altro.E non vide nulla.Nulla.Aprì la bocca per dir qualcosa, o urlare, ma veloce la mano bianca di Baby fu sulle sue labbra.Shhhhh...Oh, Baby, non ti vedevo, non vedevo nulla... Cos'è questo buio denso, dimmi che la notte non è finita...E' finita. E' appena iniziata."...Ma non capisco..."Cosa non capisci, Baby, cosa ti aspettavi succedesse, dimmelo. Le tue paure... Non le avevi abbandonate, vero? Erano qui, solo dimenticate nei baci. Sono sempre state qui, a ridere di noi, del mio viso serio e distorto, a bere dalle tue labbra schiuse i tuoi respiri caldi che io volevo, poggiate alla mia schiena, a sfiorarti le braccia, le tue braccia con cui stringevi me.Il tuo viso serio, John, il tuo viso proprio oggi non avrei voluto vederlo così. Non farmi dire... non adesso. Sento che t'allontani, ti ritrai. E' freddo quello che senti?"Baby..."Sei tu, lo so, lo sento, sei sempre tu... Ed è gelida questa stanza senza i tuoi baci.Ma adesso è giorno..."Dovremo alzarci" disse John. Voltandosi.