•City of Sighs•

Post N° 25


"No"Tu non sei come Loro.Baby annuiva, e la pioggia scuriva i suoi capelli, anneriva le sue guance.Tornare dentro, la testa pesante, e di nuovo sera in un attimo.Il tempo ci è nemico, John, non lo vedi?Ma non posso più convincerti, non mi è concesso scongiurarti. Forse neppure più tornare indietro.Ancora in quella stanza buia, ancora perdersi. Senza ripensamenti, ad occhi chiusi, quasi senza respirare.Senza parlare per non farsi trovare.E le labbra rosse di Baby, e la luna che disegnava alberi e stelle sulle pareti, e sospiri, sospiri.Come brillano i tuoi capelli adesso ch'è giorno... E non poter aprire la finestra e vedere il sole invidiare la mia mano che disegna il tuo profilo, l'aria che ti sfiora, come fa male tutto questo.Ma tu sei qui, ancora un giorno accanto a me, e le urla della notte sono lontane, e mentre dormi del tuo sonno senza sogni io ti parlo e so che puoi sentirmi e, forse, un po' amarmi.Apri gli occhi... Sono nuvole in un giorno come non ne ricordo più, è mare che ho dimenticato. Ancora non mi vedi, lontana e bella, io non esisto. E ti guardo, e rinnovo la mia promessa."John"Sono tuo."Che ore sono?"Che senso ha il tempo qui, Baby, che senso ha se vedo i giorni morire uno dopo l'altro, rincorrendosi..."E' presto. E' ora di andare""La donna coi guanti...""Sì, ci aspetta"Andiamo, Baby. Un altro giorno che muore.