•City of Sighs•

Post N° 41


Solo un vago pensiero, solo un tratto di ferma sabbia oltre il cedere sotto il loro andare.Tornavano verso casa. Nelle luci tremule che si facevano di verde oro, i loro passi incerti.E ancora i colori che li sovrastavano di roseo tentarli e gli uccelli della notte come attraverso una lente. E il loro canto.Lui rallentò fino a fermarsi.E attese.Attese.Segreto, segreto mio pensiero.Schiuma d'onda notturna giunse a lambirgli i piedi, poi si ritrasse.Contava conchiglie che non vedeva. Con le dita carezzava la sabbia, superava piccoli colli, tiepide valli.Una volta ancora.Gli era accanto.- Andiamo. C'è la luna.- La luna. Restiamo ancora un po' qui.- Ma c'è la luna.Resta con me.Ancora.Sedette con lui a carezzar conchiglie di buio, acqua verde e segreta.Le mani come nembi d'inconsistente mormorio a incontrar la sua pelle, e lui come ala d'ombra sul suo viso, a sollevarlo per offrirlo alla luna di fuoco, poi chinarsi a rubarlo alla notte.La luna sorgente giunse a illuminare gambe come pietra levigata e nascosta, e gli occhi aperti di John.Nel buio, le loro teste erano uguali.