Ciucolandia

GIARDINIERE E GUARDIANO: LAVORI DA ASINO?

Nel lavoro di recupero della tradizione asinina del nostro territorio, ci siamo imbattuti in due utilizzi curiosi dell’asino.
L’asino è un raffinato giardiniere. Abbiamo scoperto che proprietari di soggetti di taglia medio piccola, li cedono durante la stagione estiva per la tosatura dei prati di giardini e parchi, siano essi privati o pubblici. Molto apprezzati per la pulizia dei campi incolti o dei terreni ai bordi delle strade e nell’impiego per la pulizia delle montagne, quest’ultima sta sempre più prendendo piede e ottenendo riconoscimenti favorevoli.

Mentre capita che questo compito del tutto naturale ed istintivo viene eseguito fin troppo diligentemente dal nostro amico a quattro zampe, tanto da essere sempre necessaria la presenza umana sul posto, quando sono interessati giardini con piante particolari, bulbi in fiore o rigogliosi cespugli, che sarà per i colori, sarà per gli odori, sarà perché proibiti da mangiare, attirano inesorabilmente l’appetito del nostro piccolo giardiniere.

Ma non tutti sanno che i nostri amici orecchie lunghe vengono utilizzati come guardiani dei greggi di pecore e capre. Sui nostri Appennini già alcuni allevatori utilizzano correntemente asini al posto dei cani da pecora. Negli stati Uniti d’America in una recente ricerca si è evidenziato che solo nel Texas ben 2.400 allevatori su 11.000 utilizzano gli asini come difensori delle loro greggi.
A discapito dell’indole apparentemente mite con l’uomo, l’asino di fronte a canidi predatori (lupi, volpi, coyote, cani selvatici), manifesta una crescente aggressività che si traduce in ragli, digrignamento dei denti, attacco frontale, calci e morsi. In realtà tutto per difendere più se stesso dagli indesiderati intrusi, che il gregge in questione.
Rispetto ai cani da guardia, ha numerosi vantaggi quali una ha una maggiore longevità, e una particolare resistenza alle avverse condizioni climatiche, e ad eventuali tossici o veleni naturali o dolosi. Inoltre è sufficiente un asino solo per gregge, preferibilmente castrone o femmina, in quanto un numero maggiore tenderebbe a creare il branco e ad allontanarlo dal gregge, venendo così meno la funzione di difesa.