Natura e l'Islandese

BOAT


Sarò breve, ieri sera sono stata in un posto strano, un sei metri nel porticciolo di Canary Wharf. Questo veloce contatto mi ha fatto capire ancora di più quanto non posso vivere senza il mare, il fiume, i riflessi ventosi dell'acqua senza essere spettatrice divertita ogni singolo giorno dallo spettacolo umanosenza soddisfare la mia curiosità verso incredibili luoghiDalla poppa guardavo da un livello basso basso verso l'alto altissimo: palazzi incredibilmente luccicanti che si specchiavano sull'acqua.
Dall'altro lato spuntava dall'acqua il ragno peloso della Millennium Dome.. piatta e silenziosa, troppo scenografica per i miei gusti.. (ma chi sono io per giudicare!?!)
Circondata dalla bellezza fuori della barca, dentro la barca una tana, un tipo un po' eccentrico, un artista, ha sistemato la sua barca in modo alquanto eclettico, marmi italiani, pelli di chissà quali animali, vecchi tronchi levigati dal mare, enormi modelli di aeroplani appesi, una televisione incastonata in una specie di forziere in metallo scuro, una cucina in acciaio con luci nascoste provenienti dal basso dal retro dei blocchi, una sfera con specchietti da discoteca, un proiettore ad olio che dipingeva la parete di blu rosa e verde in un continuo movimento, un sacco da pugile al centro, divani bianchi e neri in pelle squadrati ed enormi, eliche d'aereo, chiglie, trasparenti alambicchi per il biodiesel..basta! Dovevo essere breve, ho detto anche troppo.