Natura e l'Islandese

Post N° 116


Büchner..   Quasi nessuno lo conosce, faceva teatro, era un nichilista, non era male però, la sua teoria scavava in profondità l'animo umano, chirurgo, conosceva anche ogni singola parte del corpo.   Pensava che ogni persona fosse un piccolo mondo, pieno di pensieri, intuizioni, emozioni, dubbi e paure strutturati tutti su un corpo di carne e ossa, corpo di cruda verità nel quale ogni sensazione sarebbe imprigionata. Questo piccolo mondo, il microcosmo di un essere umano, sarebbe circondato da uno strato di cemento così spesso che nessuno degli altri suoi simili potrà mai conoscerlo o incontrarlo veramente.   Forse il grande Büchner stava solo aspettando che qualcuno gli dimostrasse il contrario, oppure..   Büchner sapeva anche che perfetti sconosciuti possono ridere alla stessa battuta e commuoversi alla stessa scena di tragedia.. che abbia lui stesso trovato nei suoi drammi la via per forare quel guscio che ogni essere umano porta.. solo per difendersi.. solo per poter dire di essere diverso.. quando nel suo intimo sa, che siamo tutti fatti della stessa stoffa?   Più volte quando ero moooolto più giovane scrivevo: “l'uomo è uno stupido gigante cieco, non merita la sua ombra e non regge la luce (intendevo l'intelligenza), la vuole per sé senza capire che è suo indegno prigioniero.” Com'ero incazzata.. ora non mi interesso più di esistenzialismo o filosofia.. preferisco ammirare un acquario di squali, mi fa sentire a casa.   Ihihih   vi voglio bene