Amina Narimi

Il Museo Dell'Innocenza


Gli oggetti racchiudono "sentimenti" come sciamani ne possiamo percepire l'anima,le storie che hanno da raccontarciPamuk travolge, Istanbul penetra,con grazia,con garbo, in purezza le cose imbevute di memoria, misura di estremo atto d'amoreTra Medio-Oriente ed Europa,realtà e finzione, nel labirinto di quella città che ancora raggiungerò a giorni...aprirò il libro a pagina 563 ,avrò un timbro e l'ingresso gratuito a Çukurcuma Caddesi, il museo dell'Innocenza,all'incrocio con Dalgıç Çıkmazı,una casetta rossa a due piani,più pianterreno e solaio, la stanza questa di Kemal;so che appeso al muro come il riscatto stesso della finzione ci sono i fogli del bloc notes su cui Pamuk ha schizzato i ritratti delle sue vetrinette ed alcune pagine del romanzo,  scritte a mano in turco, ma parlano la miracolosa lingua universale della creazione:attenzione, passione, amore, cura: tutta quella che è servita per comporre un grande romanzo, questa sua inconsueta incarnazione. Fragile, contraddittoria e misteriosa. Epifania intoccabile,felicità assoluta,assoluta felicità,nello spazio di un attimo,un piccolo museo"era l'istante più felice della mia vita,e non me ne rendevo conto.Se l'avessi capito,se allora l'avessi capito,avrei forse potuto preservare quell'attimo e le cose sarebbero andate diversamente?" socchiudo gli occhi a pagina 50..questa notte"Baciarsi per noi non era più,come durante i nostri primi incontri,solo un qualcosa di eccitante a cui ci abbandonavamo per conoscerci e sperimentare i nostri corpi,per esprimere l'attrazione reciproca che provavamo,ma era ormai un gesto che facevamo per il nostro piacere,per il piacere che ci regalava in sè,e di cui,un bacio dietro l'altro,scoprivamo con meraviglia la sua vera essenza.Per la prima volta le nostre vite capivano che in ogni bacio,oltre alle nostre bocche bagnate,alle nostre lingue,entrava in gioco qualcos'altro:i nostri ricordi.Così,ogni volta che la baciavo,prima baciavo lei,poi il ricordo di lei,poi aprivo gli occhi per un istante,li richiudevo,e di nuovo baciavo lei e il ricordo di lei"