Amina Narimi

L'uccello canterà più forte ..ay mama


Accade che suoni lontanissimirimbalzino davanti tra le coseuna tempesta eterna dell’anima-una delle meno conosciute-serra di leggende di miraggi, mase gratti la terra dell’oasi se raschi la pelleper tenere l’emorragia se appena cuci i lembicoi tendini dei  salmi sotto più a fondo le ossasono ancora viventi le colate di ghiacciohanno trine negli occhi  e boschi di pioppi bianchitra le gambe azzurre laghetti di baleneminuscoli pastori Noi viandantiumidi pascoli  tra le manicespugli spinosi per coronasotto i piedi del mondo nel punto più a suddell’anima c’è un Luogo senza memoria,una pelle che fa ruotare lo sguardodai gesti miti, un linguaggio sottile di tenerezza, làdove si conduce il fuoco nella canoaal nuovo capanno, per la festa dei fioridi lana cantando l’amore delle balene,quando il rombo del fiume diventa assordantee le stelle tinte dal nero del Silbacol’uccello canterà più forte ay ay mama… ay ay mama
   facendo sorgere l’albero nell’orecchiole radici nella mentela chioma nel cielo intatto dell’animaIo posso solo danzare portandoti un fiore spontaneo                                                             per ritrovare l’Ombra dell’Uirapurutu puoi sentire avverarsi un desideriocaduto per sopravvivere un sogno?