Amina Narimi

Qual è il suono di una mano sola


Di queste cose che chiamidiamanti rilucentiè una tortura il chiarodi ogni mattino all’irideche pulsa come sangue un’avventuracon aria d’animanon  riesce a passaretra l’immagine e gli occhi :c’è fitto di non vedoquello che vorreie tutto il mondo immaginato  Oh, non darti pena Dost ! Accade.  La sera tardi e al risveglio  si fa sottile ogni strato della pelle  tanto da restare un velo solo  in quel momento esatto  e soltanto allora  vedo così bene tutto  che le lacrime fanno percepire appena  dove s’arresta il sogno e inizia il tempo                                                -È bellissimo?-  Sì, lo èAll’incerta luce di una torcia  è Dove posso vederti a trovare le parole  guardarmi il viso immerso  per capire  nel ventre della terra la carezza breve  che avvolge con dolcezza che dilata il desiderio.Amato fratello che leggi la Rayuela,  che puoi saltare con  la voglia identica  di volare tra gli occhi – disuguali amanti -  è  latte materno il cuore degli uccelli, sai?  Un focolare acceso che tende un filo al cielo  sul quale camminare  una trama d’armonia con lo sguardo bianco,  di per sé incolmabile, superando se stessa,  che ci separa in bimbi piccolissimi, e vicini -non ci sono appigli  nessun appoggio  per i nostri piedia vedere dritta  la Natura fin dentro l'll corpo-mancarsi al punto opposto dentro la Campana stessa "Qual è il suono di una mano sola?"