Di queste cose che chiamidiamanti rilucentiè una tortura il chiarodi ogni mattino all’irideche pulsa come sangue un’avventuracon aria d’animanon riesce a passaretra l’immagine e gli occhi :c’è fitto di non vedoquello che vorreie tutto il mondo immaginato
Oh, non darti pena Dost ! Accade. La sera tardi e al risveglio si fa sottile ogni strato della pelle tanto da restare un velo solo in quel momento esatto e soltanto allora vedo così bene tutto che le lacrime fanno percepire appena dove s’arresta il sogno e inizia il tempo
-È bellissimo?- Sì, lo èAll’incerta luce di una torcia è Dove posso vederti a trovare le parole guardarmi il viso immerso per capire nel ventre della terra la carezza breve che avvolge con dolcezza che dilata il desiderio.Amato fratello che leggi la Rayuela, che puoi saltare con la voglia identica di volare tra gli occhi – disuguali amanti - è latte materno il cuore degli uccelli, sai? Un focolare acceso che tende un filo al cielo sul quale camminare una trama d’armonia con lo sguardo bianco, di per sé incolmabile, superando se stessa, che ci separa in bimbi piccolissimi, e vicini -non ci sono appigli nessun appoggio per i nostri piedia vedere dritta la Natura fin dentro l'll corpo-mancarsi al punto opposto dentro la Campana stessa "Qual è il suono di una mano sola?"