Amina Narimi

Charis


“non sono le fasi della lunaa sconvolgermi le acque alla deriva,ma ciò che snudiagli occhi miei di te che seid’insopportabile bellezza,bellezza che sempre è spasmod’irrisolvibile solitudine.” -Ferdinando Battaglia-Soffia fresco l’inesuaribile  maltemiFoschia azzurra Una superficie pianaTendini sensibili sotto la pelle,nascendola nel tronco,di un grande albero piccola magia dolenteSento l’acqua che gli scorre dentrol’essenza nuda per l’orecchioattraverso la lentezza Cosa vedono i tuoi occhi?Così poco di luce dura un’albaconsumando ogni immagine nell’attimoe un tramonto che attende nel suo tempoVoce soffertaOstinato silenzio propagatoavido di pieghe tra caduta e voloUn brusio difficile da definire..il più impossibilepossiede una dolcezza che lo giustifica a se stessonello stupore della gioia, della benevolenzalo sgomento che contiene  a lungo
il  thauma che denuda. un dolore che guariscetra l’abisso del patimento e il riscatto della luceè charis …                           questo vedono i miei occhi Incontriamo angeli, io credo, per la Via,fratelli maggiori nella fedecon le mani di chi ama l’Invisibileche rendono percepibile il tormentorovesciando chiaro sulla carned’insopportabile bellezza .messaggeri necessari.Non c’è parola suono o immagini  né musica nel mondovibrazioni d’aria  dicono di Loro.estranea all’etica, alla verità.che penetra la vita  inafferrabilenel nostro scivolare  al  Nulla