Amina Narimi

Rimani dove posso raggiungerti.. ...


 Per il bosco Così leggeraTi ho nascosto sulle spalleFinisci con il fuoco- pensavo-Incominci per il soleColore e luceIncorniciano la notteVoci notturneSilvaneNel verso lungospezzato insiemeNel ritrarsi di mia madreSi esprime l’infinitoNel contrarre spazioL’urnaAccudisce il VuotoDal punto indivisibile e inestesoSi misura con l’anima l’attesaNel muovere in avanti il suo per.dono Tra l’anca e l’osso sacroMi rimetti in piediCon le fontanelle ancora aperte come maniChe l’Uomo vide per la prima volta appartenerglie si capì Persona: essercinella mia stanza. Dominicome il Monte Idala piana di Mesarà di Cretail vaso con la dedica di Athena Coi  gesti morbidi del biancoColmi di anticipazioneLa chiarità dell’occhio il suo contornoNella curva dei capelliStrugge lo sguardo e sei sedutaDalla vista alla visioneCol viso avido di stelleTi chiedevo AmoreDa dove vieneTutto questo chiaroreDopo l’oscuritàMe lo hai detto per i morti : “ RimaniDove posso raggiungertiPer lo spostamentoÈ per questo che seguito a tornarePer i tuoi boschi “