Amina Narimi

La spinta che diffonde quando è 0ra


Ritmi fratture segni e torni indietroal confine di dicembre col Rosarioimparata dal seme lentamentetranne il Mistero della messeche muore per dar vita. È tutto quila nostra fragilitá come dimoranel farsi  preghiera muove l’arianella debolezza cova un fuocoun gris-gris per la buonasortedal goccio di saliva trattenutoquando afferravi Qui                              ciascuna rosa Così trasformiamo queste cosecon gli occhi aperti di animali, voltinelle loro pupille calde come bimbinelle lacrime rese di contemplazioneconsegnate  una a una  nel lavacroper i semi ancora verdi sopra l’ll  cuoree dentro le ossa Implori di tornaredove hai nascosto Rilke tra le crepenella casa abbandonata come tempiotra gli alberi da frutto e il loro peso” Puoi ancora piangere.. -Ti chiedo-ripetere le stesse cose ?” Sino a rendere pesanti gli occhi                                 come fruttiho bisogno di te giorno per giorno__tutti ugualmente lontani da quel Dio-di ora le tue mani bianchesono la pianta e l’Angelo soltantola rugiada che non conosco. Aiutamicome in sogno alla sorgente anticadov’è l’Amore che matura gli occhi-alla legge del giorno di coraggiola passione della Notte di Novalisprima di addormentarminel Libro delle Immagini, anche Tusei maternità tra l’intimo dell’acqua e il secchiola coppa che raccoglie la sua originenel medesimo silenzio che ci unisceal Parto.  io sento la tua sortedal nulla che ci attorniale terre emersela spinta che diffonde quando è Ora