Amina Narimi

Socchiudo gli occhi a pagina cinquanta..


Appoggiati al muro e mutitra due suonifedeli al duro accordodi sanare le parolerafforzando la grazia dell’ascoltopur temendone il dolorein quel silenziogli odori sono usciti dalle porteUn muro inerte- dici che saremoche sarà faticoso nelle stanzecontando i tuoi respiriricordare  del bacio ad Istanbul.All’incrocio con Dalgic Cikmazisocchiudo gli occhi a pagina cinquantanello spazio di un piccolo Museodell’innocenza, l’epifania intoccabiledi un miracolo più ancoracadendo al muro giurasulla promessa estrema-con il petto lavato tra le pietre-dischiude la sua accoglienza e il tempoinfine non fa maleCome una mano potrebbe aprire un origamici ha sconvolto cosìil vuoto spazio dell’amoreil velo irripetibilefino a dove ci siam spintilevava le parole di ogni giorno e orala sera viene sopra, a poco a poco,al Nostro primo tacere, da un lato nuovochiudimi pure gli occhi,  io vedròcome un fratello col mio cuorea vita nuova amarsi
Orhan Pamuk- Masumiyet Müzesi