Amina Narimi

Ti manderò a dire con la sera


Un falco scintillantenel cunicolo di cieloentrò per fare un cantocon lo schianto d’uno strumento stranoLà,  dove il mondo incominciò, credevidi bucare le montagne con le maniCon le mani sporche scavavi lungo i fianchid’angoscia. in caccia d’impossibile realeL’illecito volar di maggio nell’esistenzae Lastre detriti-Foglie latte zolle : Erbe pressatealla fine dell’estate quante volteE tante volte esiste un tempo, un luogoEsiste che la cicala perde il vizio di cantareChe fa il silenzio di formica, fa l’invernoEsiste un senso…ed oraLasciami dormire lentamente per NataleSarò con gli alberi. a leggere le tue poesie.Le tengo strette nelle mani, adesso che ti scrivo,impregnate di dolore appena fattoAssieme all’oro antico delle tue mailArtè vero, non ci sarà mai un altro giorno come questo- Sicuramente i colori-se custodisci il tempo- ancorali puoi  incontrare,  per il vortice del fiato,per la forza di tutti gli alberiche sfuggono i tempiIn splendidi VuotiTi manderò a dire con la seradi quali doni mi avranno innamorata,su quale  ramo la realtà con l’ariaha raggiunto il sogno,Che chiama amore.