Amina Narimi

Le mani sono belle


se metti nelle mani le parolel’attenzione nell’esistenza umana-nei gesti incomprensibili la logica,le province di senso della mente -dando la parola alla persona,le mani sono belle se ogni visione dell’Uomofa perdere di vista l’uomo [che ho di fronte]nel silenzio che grida altrimenti,dando il moto a ciò che sembra fermo-a chi  fugge ogni contattoseguitando regole diverseper discendere l’opaco- sotto il polsole mani sono belle. Di fronte alla montagnaogni figurache  incontra il suo contrario perturbante,ciò ch’è estraneo, di straordinaria graziadi lievità nel petto si fanno le sue mani e sonola valanga  il pettirosso il falco e la montagnanomi che coincidono col cuorefiorendo  nell’orecchio circonciso,nel consiglio delle voci, c’è l’interno di una mano c’è un piccolo uomo, alla casa sul pozzo-col ricordo degli occhi che han visto le bestienel deserto  la sete  del bambino d’argento-e disegna  grappoli ai muri pieni di vuotoper  quanto è alto il doloree la testa inclinata. dell’amorele mani sono belle nel cortilele ricevi sul tuo viso a spazio immenso,fenditura per l’acqua dove mettere i piedi,e una carezza nelle ferite vissute tra le ossa e la terral’intero durareche trasfigura le maniin preghieraè meno lontano da Te.  la bocca del buiova crescendo  lentamente una lucesulla grande presenza sconosciutae a un tratto tu la vedi, e le sue mani,dalla vetta dell’ultima parola, sono belle.