Amina Narimi

Sposami ancora questa notte


Sposami ancora questa notteogni notte che rimane nuda sposaminel circo sacro della pelle che cerchiamoin quella musica perpetua del pensierose il dolore delle spine è nutrimentonel gioco d’archi a sesto una dimoraè il brivido che s’acquatta nella schienaper l’amore che non vive senza rose tra le ali  e gli alberi dell’animaabbiamo petali bagnati di visionee tenerezze nel cuore silenziososchiuse gemme solitarie i nostri seminello stato di chi ama il delirio delle stelleal ritmo elementare del tamburo per guadi strettidove l’acqua scorre densasul percorso ritagliato nella carnedella nostra futura Madre sono i fioricon la parola aperta delle cimeallo stesso modo un uomoe la sua sposa sentono la vitabisbigliare. con lo stesso soledistaccarsi la preghiera che rientra nell’eternocercando i verbi all’infinitoimparammo ad  amare                                            fino a partorirela mano aperta di un bambinocon la rosadentro gli alisei e le sue gambeche spingono nell’arialo scatto del respiro come un’ondain cerca dell’uscita tra le cosenel velo più bello al suo dolore