Sa me amala horo, horo kelena Sa come aprirsi nell'inferno il canto degli angeli che amiamo- risalendo lungo il pozzo un fiato caldo per raggiungere la gola e dire ancora same amala oro, oro kelena - Le loro mani bianche danno frutti leggendo sul labiale il nostro nome Non possono che questo, in fondo al campo, non altro che cantare l'ederlezi, nel buio che va dal primo vento al caldo dei colori in tutto il corpo. E' l'odore di un fieno che si espande al grido amaro-dive, dive kerena, alzando con i semi una canzone, dal profondo della pancia, e lentamente, come fosse un suo risvolto, con amore, quando torna a trattenersi nel respiro