Amina Narimi

I luoghi dell'Anima...


                                                                                                                                                                             
  "Lo sai che hanno domandato a mille e più bambini a che cosa corrispondesse l'odore (della mela) e tutti  hanno risposto  : E' L'ODORE DELLO SHAMPOO...???"   ...ci sono odori dimenticati...come talune parole...che richiedono tempo....meditazione...crescita...volontà..determinazione....comprensione...e ...... orientamento all'amore...per non temere il loro profumo nè i rumori che lasciano impronte sulla neve....un bosco immaginario formato da stele in pietra serena scolpite con i simboli della pigna e della ghianda, concepito come un «labirinto dell'anima dove per breve tempo puoi perdere la memoria e ricorderai solo il giorno più bello della tua vita»; al centro, una lumaca in bronzo invita alla lentezza e alla riflessione......a Pennabilli...                                    
La Meridiana dell'incontro: è un piccolo monumento, realizzato da Krzysztof Bednarski, dedicato agli amici Federico Fellini e Giulietta Masina. Nel primo pomeriggio i loro profili vengono disegnati dall'ombra di due colombi in bronzo...poi ci sono le parole dei mesi... impressi su dodici targhe in ceramica .. si riflettono nelle acque dell'antico lavatoio pubblico, un tempo luogo di ritrovo e di lavoro per le donne del paese: GENNAIO: coi rumori che lasciano impronte sulla neveFEBBRAIO: i colori dei vestiti che ballanoMARZO: i fiori dei mandorli per le api affamateAPRILE: con tutta la fantasia che ha sonnoMAGGIO: i petali di rosa che ridonoGIUGNO: coi piedi scalzi a toccare l'acquaLUGLIO: il sole rovente caduto a terraAGOSTO: col mare dentro agli occhiSETTEMBRE: la musica della pioggia negli orecchiOTTOBRE: i tappeti di foglie secche sotto i piediNOVEMBRE: con le sciarpe di nebbia attorno al colloDICEMBRE: con le parole delle favole sul fuocopoi la Cappella Tarkovskij e Porticciola delle lumache...costruita con le pietre di chiese scomparse della Valmarecchia,  dedicata al regista Andrej Tarkovski...e ancora il santuario dei pensieri.....tra le mura del castello di Penna che ospita sette enigmatiche sculture in pietra descritte da Tonino Guerra come «sette pietre misteriose, sette specchi opachi per la mente, sette confessori muti che aspettano di ascoltare le tue parole belle e le tue parole brutte».                                   
...lungo Pennabilli...prima di arrivare all'"orto dei frutti dimenticati" si attraversa la strada delle Meridiane, lungo questo percorso dalle facciate dei palazzi occhieggiano sette meridiane, che riproducono altrettanti quadri famosi.Alcuni sono riproposti fedelmente, altri invece sono ricordati attraverso un particolare significativo. Così s'incontra il San Sebastiano di Antonello da Messina, in cui lo gnomone (l'asticella che proietta l'ombra) è una freccia in metallo inserita tra quelle dipinte; i putti di Andrea Mantegna che decorano la Camera degli sposi del Palazzo Ducale di Mantova, soggetti astratti di artisti contemporanei, tra cui Rabuzin, Giulio Turci, Tullio Pericoli e lo stesso Tonino Guerra.                                                        
La Strada delle meridiane termina nell'Orto dei frutti dimenticati, dove sul tetto del Lavatoio spicca la meridiana più singolare: la grande Meridiana orizzontale, in cui le ore sono segnate dall'ombra di ciascun visitatore...un tempo chi cercava l'ora con gli occhi ...la trovava nelle ombre sui muri..non sono semplici pitture ma rappresentano un omaggio al tempo e agli antichi strumenti per il calcolo delle ore e delle stagioni: in quanto presenza del passato, vogliono essere un invito a guardarsi indietro e un aiuto a ritrovare il segno naturale del tempo in un mondo che sembra averlo smarrito.....fino all'orto dei frutti dimenticati....per ricordare che nessun fardello può fare più paura del volontario dimenticare l'odore del rosmarino....tra i frutti "dimenticati" nel nome e nel gusto  l'uva spina, il biricoccolo (susina blu con la buccia vellutata), il sorbo, il pomariello, la mela e la pera cotogna, la ciliegia cuccarina, il melo limoncello e l'azzeruolo (piccola mela che cresce a grappoli), il fico verdino, il giuggiolo, che oggi offrono generosamente i loro frutti....L'Orto dei frutti dimenticati, realizzato nel 1990 grazie alle associazioni Amici della Valmarecchia, Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato, Pro Loco, in collaborazione con l'Amministrazione comunale e la consulenza scientifica del vivaista Carlo Pagani, è il primo intervento voluto a Pennabilli dal poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, che l'ha definito «museo dei sapori utile a farci toccare il passato».bibliografia:Rita Giannini, La guidina di Tonino, Maggioli EditoreRita Giannini, Tonino Guerra e la sua valle, Piccola biblioteca del Montefeltro Vol.4, Raffaelli Editore, Rimini, 1998Rita Giannini e Luciano Liuzzi, Tonino Guerra. Poesie nel paesaggio, Ramberti Edizioni, 2005 Tonino Guerra fu deportato in Germania. In prigionia ha cominciato a scrivere delle poesie in dialetto per tenere compagnia a dei contadini romagnoli che erano con lui nel campo di concentramento di Troisdorf. "Sono arrivato alla stazione di Santarcangelo una mattina d'agosto del 1945. Era domenica. Credevano fossi morto"...