Clicca Economy

Crisi, ma non per tutti.


In tempi di crisi il lavoro può diventare difficile e addirittura scarseggiare, tuttavia vi sono dei settori che, proprio a causa della crisi, hanno incrementato la loro richiesta sul mercato. Parliamo di figure come gli addetti al recupero crediti che, secondo i dati dell'Isfol, ha registrato un'impennata notevole.Un quadro della situazione e delle caratteristiche della figura addetta al recupero crediti, ci arriva dalle pagine de Il Sole 24 ore e della sua redattrice Eleonora Della Ratta. La giornalista ci descrive come questo tipo di posizione non sia ancora ben inquadrata poiché manca di quei requisiti minimi fondamentali per poter svolgere la professione. Antonio Persici, presidente di Unirec, l'Unione nazionale delle imprese a tutela del credito spiega come un professionista del recupero crediti debba “essere qualificato e adeguatamente ben preparato”.Al momento, si continua a leggere nell'articolo del Sole 24 ore, solo nelle 160 aziende aderenti a Unirec si contano 20mila addetti e la richiesta del mercato non si ferma: “Nei prossimi mesi la stima è di altre 4mila persone – sottolinea Persici –, che possono essere inquadrati con diverse forme, dal contratto come dipendente alla libera professione”. Nella maggior parte dei casi l'addetto al recupero crediti lavora come libero professionista con partita Iva, con margini di guadagno molto diversi in base alle proprie competenze e, comunque, con una parte variabile calcolata in percentuale rispetto al valore del credito recuperato. Sempre la stessa pagina ci spiega come esistano fondamentalmente due tipi di figure dedicate al recupero crediti. “Gli addetti al recupero telefonico, che si occupano soprattutto di ricordare le scadenze o sollecitare, entro i primi 30 giorni dopo la scadenza, i pagamenti.” un tipo di attività che può essere svolto da personale interno all'azienda oppure ci si può appoggiare ad una ditta esterna o, ancora da un libero professionista che lavora da casa. In questo caso il profilo richiesto è quello di un diplomato, con buona capacità di comunicazione. Una seconda figura appartenente a questa “categoria” è il professionista che si occupa del recupero domiciliare porta a porta per sollecitare i pagamenti. In questo caso la persona dovrà possedere tutte quelle doti utile ad intrattenere relazioni interpersonali e un'indubbia capacità di comunicare. “Ma soprattutto è importante essere preparati sulla legislazione sulla privacy: spesso è richiesta anche la laurea in materie giuridiche o economiche”. Non solo le imprese private sono sempre alla ricerca di addetti a recupero credito, anche pubbliche amministrazioni ricorrono sempre più spesso a questi professionisti. In casi simili, data la raccolta e archiviazione di un elevato numero di pratiche (senza contare la necessità di fissare contatti e interventi diretti con clienti e utenti), si sceglie di orientarsi verso periti informatici o laureati in informatica. È possibile trovare le occasioni di lavoro o inviare il proprio curriculum attraverso gli appositi canali delle associazioni a cui le aziende si rivolgono in fase di recruiting, come sul sito di Unirec (www.unirec.it) e in quello di Acmi (www.acmi.it).Fonte il sole24ore.com