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Roma assediata dai raccomandati


L’assessorato alle attività produttive di Roma ha affidato il compito di scattare una esatta fotografia del tessuto produttivo cittadino alla facoltà di sociologia dell’Università La Sapienza. E' emerso che i lavoratori romani sono un popolo di raccomandati. Con una percentuale pari al 90%. La IV inchiesta sul mercato del lavoro nella capitale - intitolata «Mutamenti del lavoro a Roma tra crisi e riforme. 2008-2010: un biennio difficile» - presentata recentemente in Campidoglio, mostra oltre all'altissimo numero di raccomandati, come vengono abbattuti i luoghi comuni che si sono cristallizzati nel tempo sulla città capitolina: Roma non è più una città burocratica ma commerciale tutta proiettata sul settore terziario.E il susseguirsi di alternanze politiche produce dei risultati alquanto bizzarri: per esempio i romani potrebbero usufruire di circa 25 mila potenziali voucher ma non ne sono a conoscenza. Per ovviare a problemi simili in futuro l’assessore capitolino alle attività produttive, Davide Bordoni, ha assicurato l’impegno per un nuovo patto tra Regione, Provincia e Comune per coordinare e pianificare le politiche occupazionali.Si auspica quindi ad una maggiore integrazione tra centri per l'impiego e di orientamento, incrementando il livello e la qualità della formazione, dando maggiore risalto all'apprendistato che oggi è fermo al 2 % . A questo scopo il 2 giugno sarà inaugurata dal'assessore romano Bordoni, il nuovo sportello delle attività produttive. Infine verrà preso in considerazione il sempre più ricorrente utilizzo dei contratti a termine alla luce di un dato: l'80/85 % dei nuovi rapporti di lavoro nel 2009 sono stati rapporti a tempo determinato, un dato questo che fa apparire il posto fisso ormai solo come sogno irrealizzabile.Fonte: www.ilgiornale.it