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INTERVISTA ad Aureola

Post n°21 pubblicato il 13 Marzo 2006 da clownaureola

INTERVISTA rilasciata a un quotidiano di Torino da:
Dott.ssa Maria Luisa Mirabella
 (Clown Aureola)

Quando ha fondato l’Associazione Vip nel 1997 quale futuro immaginava per l’associazione stessa?
Immaginavo di organizzare un gruppo di volontari-clown a Torino. Non immaginavo ci saremmo allargati a tutt’Italia

Chi è il Volontario-Clown VIP?
Per la nostra associazione è un volontario che ha scelto come missione” quella di portare gioia a 360° ovunque. 

Le motivazioni che l’hanno spinta a cominciare questa particolare attività di Volontariato, sono le stesse che la animano oggi?
Direi di sì: diffusione del Pensiero Positivo (dal nome della Nostra Associazione: ViviamoInPositivo"), crescere insieme, invadere il mondo con la missione della gioia.

Qual è la specificità dell’intervento del Volontario-Clown? In cosa si differenzia dalle altre forme di Volontariato?
Il clown fa “spettacolo”, canta, balla, ride e fa ridere, improvvisa, fa giocoleria, fa magie…Il volontariato clown in Ospedale non è solo un volontariato d’ascolto. 

Cosa rappresenta per un Volontario-Clown, il “nome d’arte”?
Il nome d'arte viene scelto in base al proprio “personaggio” ovvero la parte più bella, spiritosa, libera di se stesso, il "bambino libero". Io ho scelto "Aureola" perché amo gli angeli. 

Esistono dei criteri di selezione per i Volontari VIP ? Se sì, quali?
Prima di accettare un volontario nelle Associazioni Vip si fa un colloquio attitudinale dove si valuta la sua motivazione innanzitutto, poi la capacità e la volontà di mettersi in gioco, la disponibilità ad uscire di casa truccato e vestito da clown, ecc.
Dopo il colloquio, se ritenuto idoneo frequenteràun corso di Formazione e poi, se dopo il corso è ancora intenzionato a proseguire, inizierà il torocinio e proseguirà la sua formazioen per 1 anno come tirocinante prima di diventare "effettivo".

Cosa è per lei Salute e cosa Disagio?
Salute è uno stato di benessere interiore e fisico. Disagio è uno stato di malessere, sofferenza, dolore interiore e/o fisico.

Come era percepita ieri, e come è percepita oggi, la figura del Volontario-Clown nei contesti in cui svolgete la vostra attività?
Per l'esperienza maturata in questi anni direi bene. In Ospedale siamo attesi e accettati. 

Oltre che agli aspetti “tecnici” su cosa si basa la formazione del Volontario-Clown? Esistono aspetti della Formazione che ritiene debbano essere maggiormente approfonditi?
La formazione dei Clown VIP si basa anche su: psicologia, igiene, comportamento in ospedale, comunicazione, coesione di gruppo e crescita personale. Oltre al Corso base abbiamo un anno di formazione fatto di incotri settimanali o bimensili. A queste materie si aggiungono: tecniche clown, formazione del personaggio clown, giocoleria, micromagia, mimo, canto e uso della voce. 

Chi è l’utente del vostro intervento?
Il malato ospedaliero, il disabile, il bambino, l’anziano. Ma anche chi si incontra in ascensore o in strada. 

Quali sono gli ambiti di intervento in cui incontrate le maggiori difficoltà e/o resistenze da parte di coloro che vi operano?
Non ci sono ancora stati ambiti in cui abbiamo trovato resistenze particolari
 
Quali sono le risorse e/o i vincoli del vostro intervento?
Risorse: la capacità di mettersi in gioco. I vincoli: frenare l’esuberanza di alcuni clown in ospedale. 

Ritiene che il Volontario-Clown possa operare in qualsiasi ambito? Potenzialmente sì. Tutti hanno bisogno di gioia. I clown Vip operano in Ospedale, ma anche in ambito socio-culturale per la Cooperazione allo Sviluppo e come prevenzione in varie aree di disagio soprattutto adolescenziale. 

Quali reti e sinergie ritiene sia utile attivare per migliorare concretamente la Qualità della Vita?
La comunicazione, l’attenzione all’altro, l’altruismo, la solidarietà, la consapevolezza, l'amicizia. 

Quali sono gli obiettivi a lunga scadenza dell’Associazione? 
Diventare una Ong. Organismo non governativo per quanto riguarda la parte estera del nostro percorso.
 
Può raccontarci un breve episodio, per lei particolarmente significativo, della sua attività di Volontario-Clown?
Nel nostro sito, alla pagina “diari” troverà decine e decine di episodi raccontati dai volontari e anche da me… www.clownterapia.it, nel mio libro "Clownterapia" ed. Neos troverà diversi brani di diari scritti in questi anni sia in ospedale, sia in missioni. 

Infine, se dovesse rappresentare questa particolare realtà attraverso un film, una fiaba o una storia (ecc.), quale sceglierebbe?
"Alice nel paese delle meraviglie" e "Peter Pan".

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