Giovani Holden

Post N° 1165


ALESSANDRIA (3 novembre1994)Da giorni il cielo non si vede quasi piu'...Solo ammassi di nuvole gonfie e nere si aggirano minacciose da Marengo fin quasi dove posso vedere ...verso Valmadonna.Oggi e' sabato ,sto sdraiato sul letto blobbando i canali in attesa di nulla,distratto da scrosci di pioggia improvvisi sui vetri.Il telefono che continua a suonare...sempre per mio fratello ...immagino .Non mi muoverei per niente al mondo in giornate cosi' ...per niente...a parte se mi cercasse Lu...,la mia amica Lu.Mia madre bussa e entra (o piu' probabilmente fa il contrario ,come suo solito)..." E' per te ...ti cercano ...al citofono ...."."Ah certo ...,al telefono non potrebbe essere...visto che e' monopolizzato da mezzogiorno...".Mia madre mi guarda,ha un aria preoccupata ,strana:"tuo fratello non c'entra...stavolta,non c'e' linea da questa mattina...,squilla ogni dieci minuti e non c'e' voce....,dev'essere un contatto ...".Mi alzo ,metto le scarpe vado al citofono .Lu mi dice se scendo...,va bene dico...prendo il giaccone.Giu' in strada Lu sta sotto un ponteggio di un palazzo in costruzione ...,inzuppata,batte a terra il piede che fa pure freddo."Eccomi...che c'e' ...devi andare alla Guttenberg*...?""No...no...non subito...voglio che tu venga con me ...un secondo...a Ponte Tānaro...,voglio tu veda una cosa...".Ha lo stesso sguardo di mia madre di poco prima ,la fisso incuriosito ,dico ok andiamo.Attraversiamo piazzetta della Lega,via Trotti e Lu cammina spedita ,neppure si ferma da Othello** quando in condizioni normali ci staziona per delle mezz'ore...;arriviamo allo Spalto mentre continua a piovere ...,forte,e il cielo ...e' piombo ,piombo squassato da tuoni e saette accecanti .Vedo gente in piedi che fissa il fiume dal ponte.Ci avviciniamo e avverto un fragore crescente,come di grossa lavatrice che fa una centrifuga all'intera citta'...Lu mi indica in basso e vedo il fiume enorme,ribolle di nero e marrone ,trasporta violento rami ,alberi interi e anche bidoni ,piccole barche a rovescio .Se fosse un animale sarebbe una belva in gabbia, in una gabbia piccola e con sbarre di burro...Sbatte con violenza sui piloni ...sara' a un metro ,un metro e mezzo dalle arcate.Non di piu'.La Canottieri ,piu' a monte non si vede quasi piu',dai rifiuti che porta penso che Tanaro sia gia' uscito piu' in alto ...anche se qui non abbiamo avuto notizie.Solo verso sera i vigili del fuoco bloccano l'accesso al ponte ,io torno con Lu verso casa ...e non parliamo quasi ,c'e' un atmosfera cupa.Sotto al portone mi dice ..."domani ...?" ..."Domani...domani ci sono i Grigi ...,Alessandria-Bologna...passo da te alle due."La notte riposo male,continua a piovere ,mi giro mille volte nel letto senza trovare quiete.Domenica mattina.Alle 11 la citta' e' silenziosa,a parte il solito rumore del fiume .Strane voci si rincorrono ...pare abbia ceduto la massicciata del ponte della ferrovia e che il Tānaro sia uscito,abbia tagliato il borgo di San Michele e allagato il quartiere Orti.Scendo a vedere e ...Gesu',c'e' un fiume di melma di macchine e bovini a gambe all'aria che scorre in Spalto Borgoglio arriva a Largo Catania e li' ramifica in due affluenti ,l'uno verso Stadio e Ospedale ...,l'altro punta dritto agli Orti.Trascina via tutto quel che trova.E' solo nel pomeriggio inoltrato che la tragedia viene intuita.I radiogiornali interrompono i programmi qualcuno parla di dispersi ,di vittime ,e si scontorna con ipocrita pudore il senso del disastro ...,nel dire come una citta' capoluogo,in pianura...possa pagare con sessanta...settanta morti annegati ...un "temporale".Da quel pomeriggio ne seguono altri in cui la citta' viene ricordata ad ogni TG  perche' l'orrore fa notizia .La sera dicono che sembra Sarajevo .Alessandria e' tagliata in due .Una parte al buio totale ,con un odore tremendo di morte nelle narici ,carcasse di animali putrefatte ,topi che escono dalle chiaviche e si gettano famelici ,attratti dal fetore ,nell'obitorio dell'Ospedale civile ,tra cadaveri e sacche di plasma galleggianti.Ma non c'e' tempo.Bisogna pensare ai vivi.a chi ancora sta sui tetti delle case di San Michele,aspettando i soccorsi.Trovo Lu a fatica , il mercoledi'.L'ho cercata disperatamente ma non mi facevano passare il ponte.La trovo con un badile in braccio che svuota la casa dalla melma.Casa sua.Quel che resta.Mi guarda ,occhi umidi,mi abbraccia stretto con un sorriso che sembra di trance e inizia a singhiozzare.Lei e sua madre...da sole...,ci fosse stato suo padre...ancora.Sono state una notte su quell'albero ,quello piu' grosso laggiu' vedi ?Attaccate con le unghie.Al gelo ,al freddo.Le hanno trovate all'alba i vigili del fuoco col gommone e hanno portato via la mamma.La mamma che non parlava piu',che aveva gli occhi sbarrati e stingeva il braccio del pompiere lasciandogli il segno tanto stringeva...Mi fa vedere il giardino ,c'e' un puzzo insopportabile di gasolio intorno ,alberi coperti da cellophane e una Tipo targata Asti con le ruote all'aria.Poi un toro ,gonfio d'acqua arrivato fin qui da chissa' dove.Arriveranno i volontari ,arrivera' la gente comune ad aiutarci ...,prima che la coscienza faccia calare il silenzio.Prima d'aver vomitato bugie in video prima d'aver visto l'ennesima intervista dell'eccellentissimo ministro che dice che ....beh il caso ...beh ...i fax che non hanno avvertito ....,la conformazione del fiume ...la particolare perturbazione.....che insomma tutto ...tutto il possibile e' stato fatto....,tutto...fors'anche aprire a monte le dighe dell'Enel ....****una storica libreria di Alessandria** un noto negozio di dischi *** Nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1994 ,la piana del Tanaro fu colpita da una violenta alluvione , morirono 86 persone ,72 delle quali solo nella citta' di Alessandria.Nell'nchiesta che segui' per disastro colposo vennero inquisiti i dirigenti Enel delle dighe a monte della valle del Tanaro ,accusati d'aver aperto gli invasi e di non aver avvertito la protezione civile e le popolazioni dell'arrivo dell'onda anomala sulla piana.La sentenza fu di assoluzione.