Giovani Holden

Post N° 1480


                      LE VOCALI                  di Arthur Rimbaud  A nera, E bianca, I rossa, U verde, 0 blu: vocali!       Un giorno dirò i vostri ascosi nascimenti:       A, nero vello al corpo delle mosche lucenti       Che ronzano al di sopra dei crudeli fetori,      Golfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende,       Lance di ghiaccio, bianchi re, brividi di umbelle;       I, porpore, rigurgito di sangue, labbra belle       Che ridono di collera, di ebbrezze penitenti;        U, cicli, vibrazioni sacre dei mari verdi,     Quiete di bestie ai campi, e quiete di ampie rughe       Che l'alchimia imprime alle fronti studiose.        O, la suprema Tromba piena di stridi strani,       Silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi:       - O, l'Omega, ed il raggio violetto dei Suoi Occhi!  I. "golfi d'ombra" indicano degli spazi oscuri, che provocano una sensazione di timore o paura (così come le mosche e i "crudeli fetori" suscitano ripugnanza). Il critico francese Robert Faurisson (che del sonetto ha fornito una lettura in chiave erotica) sostiene che l'espressione può anche evocare un certo "golfo d'ombra" al centro del corpo femminile.