Cosa dire e cosa no

AL CINEMA


Oggi al cinema ho visto un film "educativo", assurto alla ribalta della cronaca per la censura preventiva RAI-MEDIASET del trailer, il documentario VIDEOCRACY, di Erik Gandini, ci mostra cosa è diventata l'Italia, grazie alla TV del "Presidente", e non è un bello spettacolo: siamo veramente diventati un mucchio di arrivisti e truffatori, che vorrebbero apparire in televisione a qualsiasi costo? Apparire è potere e in "nostro" Presidente lo dimostra benissimo, con il controllo di 3 televisioni, che in Europa gli contestano ancora, e quello indiretto di almeno altre due reti pubbliche, essendo al Governo. Sui nostri schermi intanto passa un mondo fittizio fatto di benessere, tette e culi, ragazzi palestrati che inneggiano a Corona, e poi inni pietosi come "Meno male che Silvio c'è", immagini patinate, 120.000 di riviste di gossip vendute all'anno in Italia e una folla di gente che si affanna ai provini per la TV. Il potere c'è la chi controlla le menti e in Italia l'80% della popolazione si basa per informarsi sulla televisione, giornali e libri sono minoritari, del resto il 60% degli italiani non legge neanche un libro all'anno, forse è questo il motivo per cui le ragazze sognano all'80% di diventare veline (non medico, insegnante, infermiera...) e anche molti maschi ambirebbero ad una comparsata per restare nell'immaginario collettivo, altro che questione morale, qui la gente pensa a baciare le mani del potente di turno, come Lele Mora, a Porto Rotondo, per avere una raccomandazione, a mandare i figli al Grande Fratello, a diventare famosa per non doversi guadagnare la pagnotta. Siamo diventati un popolo di opportunisti, di idealisti ne sono rimasti pochi e ognuno pensa al proprio tornaconto personale. L'egoismo imperante, l'avidità del tutto e subito, dei soldi e successo facili, dominano le povere menti dei miei compatrioti, grazie a Zio Silvio che ha creato la odierna TV commerciale, evolutasi dallo spogliarello in bianco e nero, alle veline, meteorine, schedine, showgirls, e spettacoli; non importa se una persona su migliaia ce la farà e solo per qualche stagione, sembra che tutti/e vogliano essere ricordati/e, ma ditemi voi se ricordate più di una decina di volti passati e spariti nella TV commerciale degli ultimi 10 anni? L'Italia sembra diventato il paesotto della gente tutta uguale nel pensiero e nell'aspetto, se no si è fuori...e poi vi sono moltitudini di concorsi di bellezza dove le ragazze sono "selezionate" per il palcoscenico mediatico, peggio di pecore, finchè tirano l'audience di trasmissioni come Striscia la Notizia o altre amenità varie. Non so se sia un bene ma per fortuna  c'è quel 20% di persone che non fonda la propria crescita culturale sulla televisione, qui ormai non siamo solo alla decrescita economica, siamo anche alla decrescita culturale e sociale totale...almeno mi resta negli occhi la contestazione del "Presidente" al Parlamento Europeo, dove voleva far credere (una barzelletta sicuramente, solo che non l'hanno capita a Strasburgo) che lui certo non controllava più, da quando era in politica, tutte le aziende dell'informazione di famiglia, dopo una serie di buuu di chiara disapprovazione, il "Presidente" ovviamente non abituato alle contestazioni nella "sua" Italia ha reagito malamente, come ben sappiamo con un pò di considerazioni sul sole dell'Italia e infine stizzito con l'ormai famosa e infelice battuta del "Kapò", un pò come fa Sgarbi che se gli si contesta, a ragione, qualcosa non risponde per chiarire ciò che gli si contesta, ma ti da direttamente del "pezzo di merda" come minimo, o più o meno come fa l'elettore medio pdiellino, a esibizione di dato certo, ma contrario a ciò in cui crede ciecamente (se vi crede ciecamente ovviamente non ha bisogno di confutarlo...), tale misero soggetto offende nel 90% dei casi, esibendo poi un'ammirevole capacità di "pensiero unico" di cui i sovietici andrebbero fieri: basta una TV per controllare il pensiero collettivo della "maggioranza", il resto (uguaglianza, libertà, fraternità, buonsenso) sono chiacchiere...