Cosa dire e cosa no

Giorgia Meloni (Wikipwdia)


Nel 2006 a 29 anni, viene eletta alla Camera dei deputati nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. Dal 2006 al 2008 è uno dei vicepresidenti della Camera dei deputati: la più giovane di tutta la storia della Repubblica Italiana.Campagna «Mai più Yahoo»Il 29 agosto 2007 ha lanciato la campagna «Mai più Yahoo», invitando a non utilizzare più i servizi del famoso motore di ricerca reo di aver passato al governo cinese i dati dei dissidenti che utilizzavano i suoi servizi.Il 9 novembre 2007 la Meloni ha anche lanciato la campagna «Oltre il muro dei diritti negati. Libertà in Cina, Tibet e Birmania», e in svariate dichiarazioni aveva chiesto, inascoltata, il boicottaggio dei giochi Olimpici a Pechino.Lettera sul caso QuattrocchiNell'agosto 2007 ha scritto una lettera a Il Giornale dal titolo "Perché Fabrizio Quattrocchi deve essere ricordato come un eroe"Ministro della GioventùNel 2008, poco dopo l'insediamento della XVI Legislatura diventa, a soli 31 anni, ministro della Gioventù del Governo Berlusconi IV, mantenendo la presidenza di Azione Giovani. Nel settembre dello stesso anno, circa una polemica sull'antifascismo sorta all'interno di An, dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protesi nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo». Nell'occasione, l'Unione dei Giovani Ebrei ha espresso soddisfazione per le sue parole.Il 1º agosto 2008 la nomina (da lei proposta) del suo vice presidente in AG, Paolo Di Caro, a direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani, provoca una serie di critiche da parte di esponenti del PD. Critiche che la Meloni respinge al mittente, motivando la sua posizione.Nel 2009 Meloni diviene presidente del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, denominato Giovane Italia.Dichiarazioni su Benito MussoliniAl programma Chiambretti Nights su La7 Giorgia Meloni ha ammesso di essersi recata a Predappio sulla tomba del duce, di cui ha dichiarato "è un personaggio complesso, va storicizzato"Invito al boicottaggio delle olimpiadi di Pechino 2008Nell'agosto 2008, in occasione della cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici di Pechino, la Meloni ha invitato gli atleti azzurri a boicottare la cerimonia o quantomeno a manifestare in qualche maniera il proprio dissenso verso la politica del governo cinese attuata nei confronti del Tibet. Invito tuttavia non condiviso dal premier Silvio Berlusconi né dal ministro degli esteri Franco Frattini, designato a rappresentare l'Italia a Pechino. Anche la delegazione degli atleti azzurri a Pechino non ha appoggiato la posizione della Meloni. Il pugile Clemente Russo, in tale occasione, l'ha definita "incompetente".Dichiarazioni sul consumo di drogaIl 31 agosto 2008, intervistata sul problema del consumo di droga tra i giovani, Meloni ha affermato che esiste in proposito una vera e propria emergenza. E ha dichiarato che «è vitale far capire ai ragazzi che chi si impasticca dalla mattina alla sera non è un vincente, ma un mezzo fallito. Il vero ribelle è chi non si droga».Dichiarazioni su Jan PalachNel gennaio 2009, in visita nella Repubblica Ceca per commemorare la morte del giovane studente di Praga Jan Palach che nel 1969 si diede fuoco per protestare contro l'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Unione Sovietica, Giorgia Meloni ha presentato un progetto bilaterale italo-ceco rivolto a giovani artisti europei dedicato alla sua figura. Ha quindi dichiarato in proposito: «Il messaggio che Jan Palach lascia ai giovani d'Europa è un esempio di grande amore verso la propria terra e contemporaneamente di ricerca disperata di libertà, perché senza libertà non vale la pena per una vita di essere vissuta»; e ha definito lo studente di Praga «forse il più giovane tra i padri dell'Europa, per questo è importante che i giovani italiani e d'Europa lo conoscano» per rafforzare il loro senso di identità e appartenenza alla comunità europea.Interventi sul caso EnglaroNel febbraio 2009 Giorgia Meloni è stata una delle principali sostenitrici del decreto legge e del disegno di legge votato in Consiglio dei Ministri per fermare all'ultimo momento l'attuazione del protocollo terapeutico concordato con la famiglia Englaro, e che ha innescato un conflitto tra Governo e Presidente della Repubblica.Intervistata sul caso di Eluana Englaro, Giorgia Meloni ha dichiarato: «sono convinta da sempre che, nel caso di Eluana, la difesa della vita sia il punto da cui bisogna partire prima di ogni altro ragionamento». Sullo scontro istituzionale ha dichiarato: «Qui non si tratta di disconoscere il valore del presidente della Repubblica e il suo ruolo. (...) Siamo in condizioni eccezionali».Intervista all'ABCNell'ottobre 2009, durante una intervista con l'emittente pubblica australiana ABC, ad alcune domande sulle mancate risposte di Silvio Berlusconi alle domande di Repubblica circa i suoi scandali sessuali, abbandona l'intervista esclamando "Vi inventate delle cose false e le raccontate in giro per il mondo". "Questo è intollerabile, State giocando con il nostro orgoglio nazionale, con la nostra democrazia!"Dichiarazioni sulla sentenza CEDU Lautsi v. ItaliaIn occasione della sentenza della CEDU nel caso Lautsi v. Italia sull'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane, nel novembre 2009, ha dichiarato: "La decisione della Corte Europea è il prodotto di una furia distruttrice verso ogni simbolo della nostra comune identità. Se l'Europa non ha coscienza dei valori e delle ragioni che la innervano allora è solo un accordo commerciale e niente di più. Per questo motivo ritenevo e ritengo ancora indispensabile un riferimento nella Costituzione europea alle radici cristiane. Quelle stesse radici alle quali dobbiamo il valore del rispetto, della solidarietà e delle libertà, compresa quella religiosa".