Cosa dire e cosa no

10 anni di Afganistan


Odio avere sempre ragione eppure...oggi sono morti 4 ragazzi in Afganistan, dove erano a "portare la democrazia" (espressione dei fautori di tale opera di "civilizzazione"), dopo 10 anni anche tra i fautori dell'intervento si respira stanchezza ma soprattutto disillusione, non vi è sicurezza in Afganistan, i lsecondo paese per povertà al mondo che non ha mai avuto un duraturo Governo centrale, un paese profondamente tribale che prima gli inglesi nei secoli passati, poi i sovietici e infine gli "occidentali" hanno sempre tentato di ricondurre ad un "modello", ora ci si appresta a varare una exit strategi per un conflitto in cui come ha detto uno dei soldati feriti "non si capisce un cazzo" e che entra nel 10 anno...tra corruzione, oppio, governi Karzai ad interim sempre più screditati e morti quotidiani, dopo la cieca guerra lanciata da Bush nell'ottobre 2001 poco è cambiato se i talebani controllano il 90% del territorio afgano, quegli stessi talebani che furono riconosciuti nel 98 dagli USA e con cui forse si sarebbe dovuto dialogare prima di combattere e bombardarli nel 2001 insieme alla popolazione civile, ma quando vuoi imporre un modello di sviluppo ad un paese intero basato sui "tuoi principi" che consideri sacrosanti e universali anche se basati sulle truppe NATO è ovvio che vai incontro ad una sconfitta, non basta "riflettere" come ora blatera qualche ministro del nostro aimè governo a termine, solo per salvarsi nei sondaggi pre-elettorali, bisognerebbe avere il coraggio di dimettersi e mostrare un pò di umiltà, oltre a rileggersi la Costituzione italiana sul ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, il popolo è ovviamente più semplice: la gente prima appoggia la guerra, perhcè gli piace e si va lontano da casa propria, poi quando un pò di italiani tornano nei sacchi di plastica, inspiegabilmente diventa egoista e chiede il ritiro...ma è la democrazia come dicono sempre da noi, che cosa brutta la democrazia vero?