Cosa dire e cosa no

Tempo di neve


Non sto parlando della "bianca" che tanto va di moda tra i giovani e i figliocci di papà, ma di quella vera che dovrebbe cadere domani un pò in tutta Italia, è in arrivo il Natale e al dila dei proclami religiosi a me è sempre piaciuto (soprattutto quando c'era Babbo Natale a portare i doni...) aggiungiamo che quest'anno avrò qualche soldino da spendere in regali per i miei e siamo a posto (per me i doni al prossimo sono molto importanti ma non si tratta di un dogma cristiano... quanto di un semplice fattore antropologico legato alla sensazione di benessere legata al dono), viviamo in un'epoca di profonda precarietà (per fare un esempio ieri pensavo che sarebbe scoppiata la 3° Guerra mondiale tra le due coree, insieme ad Usa Giappone e Cina) perciò meglio trarre piacere dalle piccole cose.Ora cercando di essere serio devo dire che per me questo pare essere un buon momento, pagate le tasse, un tetto sulla testa, con libri da leggere a volontà, la TV rotta, in pausa invernale con il lavoro che rallenta, ho tempo per pensare, scrivere, e godermi le giornate senza patemi, anche se c'è la crisi, mi accontento di poco, faccio dei lavoretti nel tempo libero e do un occhiata all'orto invernale. Sarà invece per la situazione politica ed esistenziale precaria ma tutti o si affannano intorno a me per cose a mio dire banali come poltrone e imbrogli vari, o stanno giù, certo arriverà sicuramente anche per me un altra gatta da pelare, ed un'altra ancora e ancora, ma diciamo che fino al 14 dicembre e con un "futuro pieno di interessanti avvenimenti e prospettive in arrrivo" posso dirmi contento e molto ma molto più fortunato di milioni di persone che vivono una esistenza drammatica nei campi profughi, o in aree di guerra e malattie, o semplicemente non possono permettersi di fare neanche un pasto al giorno.Quindi non sfidiamo la fortuna e aspettiamo...