Headless_Horseman

Il mio nick


CHIEDO SCUSA PER LA LUNGHEZZA DEL POST!!Viene da una storia di cavalli, c'è un libro, c'è un film (il film non è che sia un capolavoro del cinema.... è MOOOOOOOOLTOOO americano), ma è una storia vera.Vi racconterò la storia del libro e del film (in alcune parti c'è un pochino di differenza dalla storia vera ... se mi ricorderò, lo farò presente!!)Intorno al 1930Un tale, fascinoso, (Charles S. Howard ) decide di diventare proprietario di un cavallo da corsa e per prima cosa, prima del cavallo, cerca un allenatore, resta colpito da un tipo strano (Tom Smith) un mezzo eremita, che galoppa costantemente dietro mandrie di Mustang, un uomo che è in tutto e per tutto del secolo prima, ostile alla modernità all'industrializzazione.Lo vede seduto vicino ad un fuoco, un bivacco, lui vive la notte sotto le stelle, vicino a lui un imperioso cavallo bianco con zampa fasciata, Charles si interessa della salute del cavallo, e chiede se potrà tornare a correre, Tom risponde che assolutamente, no! Con faccia incredula e stupita Charles esclama "e allora perchè lo curi" la risposta è disarmante "perchè posso!! .. non butti via una vita in blocco solo perchè ha qualche difettuccio"Fu amore a prima vista.E trovano il cavallo, un cavallo piccolino che non riusciva a tenere le zampe dritte ... ma Tom ci vedeva qualcosa ... era un brocco, mai vinta una gara non ostante l'importante pedigree  (nella storia vera qualche corsa l'aveva già vinta)... le prime prove sono sconfortanti, cavallo irrequieto tempi mediocri, trovano un fantino, troppo alto, troppo sfortunato, ma con il cavallo irrequieto ci sa fare (Red Pollard).Tom ha una intuizione, quel cavallo era stato rovinato! Pensate voi una vita da cavallo spesa a girare in tondo ... a chiunque passerebbe la voglia .. decide di allenare il cavallo in modo non convenzionale .. lanciato in galoppate in mezzo a boschi e praterie, così come è nella natura di qualsiasi cavallo, e lui il piccoletto si trasforma e fa capire veramente di che pasta è fatto.Nelle prove in pista i tempi sono impressionanti.Alla prima gara importante i cavalli son pronti a scattare, partono al galoppo, il piccoletto li lascia andare avanti e comincia una rimonta esaltante, è solo davanti al traguardo .. ormai è fatta, Red è esaltato e a pochi metri dall’arrivo comincia ad esultare e non si accorge di un cavallo in rimonta alla sua destra: secondo!Tom si infuria negli spogliatoi .. Red si giustifica dicendo di non aver visto il cavallo sopraggiungere, l’allenatore si adira ancor di più per la disattenzione, ma alla fine Red confessa di non averlo visto perché è cieco da un occhio!!La furia di Tom è incontenibile, si sfoga con Charles, vuole cacciare il fantino.Charles ascolta e spiana il viso in un sorriso: “non butti via una vita in blocco solo perchè ha qualche difettuccio!”Il giorno dopo i giornali titolarono “Headless Horseman” il fantino senza testa che aveva perso una gara che non si poteva perdere.Ora nessuno è perfetto, tutti abbiamo i nostri difetti, ma nessuno è da buttare.Le cose ci possono andar male ma se lo vogliamo possiamo sempre rimetterci in piedi ed andare avantiQuesto è il perché del mio Nick!!Ed infatti … anche quel cavallino e quel fantino si rimboccarono le mani, e quel cavallo, piccolo con le gambe storte, a cui nessuno credeva, divenne una delle leggende dell’ippica! E disputò quella che fu definita la “Corsa del Secolo”, una corsa a due: lui il cavallino che si chiamava Seabiscuit (Biscottino) contro un cavallo enorme, fortissimo, War Admiral (Ammiraglio di Guerra)Già solo nei nomi e nelle forme dei cavalli è facile decidere per chi fare il tifo!Ma Red, nel frattempo si era infortunato, quindi un altro fantino ha disputato questa corsa .. di solito Biscottino era abituato, nelle corse, a partire indietro e fare delle grandi rimonte .. ma contro un cavallo così grande sarebbe stato rischioso e decidono di partire a razzo.Nel film c’è una scena bruttissima/bellissima (perché è un americanata pazzesca, ma forse è semplicemente la verità) in cui Red spiega al nuovo fantino che avrebbe dovuto si, partire in testa, ma poi farsi raggiungere in un testa a testa.. l’altro fantino lo guardava esterrefatto e dubbioso .. e Red (e qui ai più sensibili cade la lacrimuccia) “Portalo testa a testa con l’Ammiraglio perché se Biscotto lo guarda negl’occhi, non succederà mai che perda la gara: la sua forza non è negli zoccoli ma qui (indicando il cuore)!”E’ la classica incarnazione del sogno Americano, lo so benissimo, è una storia quasi stucchevole, ma è una storia vera, e che ci posso fare se a me piace tanto???