Chemisette

Oscar Luigi Scalfaro


E' morto l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Aveva 93 anni e i suoi funerali saranno celebrati lunedi nella chiesa romana di Santa Maria in Trastevere, una delle più raccolte e popolari della capitale.Nato a Novara, Scalfaro ha avuto una breve esperienza come magistrato, ma già nel 1946 ha fatto parte dell'Assemblea Costituente e poi del primo Parlamento della Repubblica. E' stato più volte ministro, e uno degli uomini chiave della Democrazia Cristiana.Rimasto vedovo in ancora giovane età non si è risposato. Eletto presidente della Repubblica in un periodo burrascoso (1992-1999) ha avuto un ruolo non meno border line di quello tenuto dal suo predecessore Cossiga, in un momento in cui la prima Repubblica stava naufragando sotto i colpi di Mani Pulite (e della Caduta del muro); mentre la mafia e lo Stato entravano in una serie di conflitti e forse di ricatti (strage di Capaci, attentati a Roma, Firenze etc.); mentre emergeva l'onda d'urto del berlusconismo. Dopo la fine del suo mandato Scalfaro si iscrisse al Partito Democratico. Il giudizio sul suo operato resta spaccato a metà.Se il Corriere della Sera alla nomina titolò "Al Quirinale Scalfaro il galantuomo", il centrodestra ha molto sfruttato un episodio del 1950 (ripreso in alcuni film della commedia all'italiana), quando il cattolicissimo Scalfaro si trovava all'interno del ristorante "da Chiarina" con altri deputati Dc. Nel locale era seduta anche la bella Edith Mingoni in Toussan, militante del Movimento Sociale Italiano (destra estrema) e figlia di un colonnello. La donna -per il caldo- si era tolta il bolerino sopra il vestito senza maniche, lasciando le spalle nude. Scalfaro l'avrebbe aggredita a parole dicendo: "E uno schifo! Una cosa indegna e abominevole! Lei manca di rispetto al locale e alle persone presenti. Se è vestita a quel modo è una donna disonesta. Le ordino di rimettere il bolerino !"Dopo di che il gruppo di democristiani sarebbe andato a cercare due poliziotti per intimare alla donna di rimettersi il bolerino. La questione finisce in Parlamento. Il padre della ragazza sfida a duello il politico mentre la signora Toussan sporge querela. I padrini dello sfidante non trovano il politico Dc e gli lasciano la richiesta di duello presso l'ufficio postale della Camera. Anche il marito della signora, Aramis Toussan (nomen omen) sfida a duello Scalfaro, il quale obietta che non accetta la sfida in quanto cristiano. A quel punto interviene anche il principe Totò, con una lettera aperta sul quotidiano socialista L'Avanti. Totò scrive: "Ho appreso dai giornali che Ella ha respinto la sfida a duello inviataLe dal padre della signora Toussan, in seguito agli incidenti a Lei noti. La motivazione del rifiuto di battersi da Lei adottata, cioè quella dei princìpi cristiani , ammetterà che è speciosa e infondata. Il sentimento cristiano, prima di essere da Lei invocato per sottrarsi a un dovere che è patrimonio comune di tutti i gentiluomini, avrebbe dovuto impedire a Lei e ai Suoi Amici di fare apprezzamenti sulla persona di una Signora rispettabilissima...". La denuncia poi si arena e viene estinta da una successiva amnistia. Altre polemiche del centrodestra riguardano la gestione di fondi neri (quando Scalfaro era ministro) da parte dei Servizi segreti, nonché un supposto favoritismo nepotistico. Dal punto di vista politico Scalfaro ha l'indubbio merito di aver respinto la nomina di Previti come ministro della Giustizia (governo Berlusconi I), il quale finì poi condannato per corruzione.Polemiche riguardarono anche la nomina di Dini come Presidente del Consiglio, quando Berlusconi venne sfiduciato dalla Lega, pochi mesi dopo la vittoria elettorale del 1994.I commenti politici dopo la morte testimoniano i cambiamenti intervenuti dopo la nomina del governo presieduto da Mario Monti. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato: "Con profonda commozione rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro... È stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell'Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale. Da uomo di governo, ha lasciato l'impronta più forte nella funzione da lui sentitissima di ministro dell'Interno. Da Presidente della Repubblica, ha fronteggiato con fermezza e linearità periodi tra i più difficili della nostra storia. Da uomo di fede, da antifascista e da costruttore dello Stato democratico, ha espresso al livello più alto la tradizione dell'impegno politico dei cattolici italiani". Impensabili fino a pochi mesi fa -anche se istituzionali, in quanto provengono dalla seconda e terza carica istituzionale della Repubblica- i giudizi di Fini e di Schifani:Secondo Fini, Scalfaro "Si è battuto convintamente per tutta la vita per l'affermazione degli ideali in cui credeva e per una Italia sempre più forte, democratica e unita".Secondo il presidente del Senato Renato Schifani (Pdl): "Ha incarnato e presenta ai cittadini di oggi e di domani un'immagine della Repubblica cui tutti teniamo gelosamente: una Repubblica baluardo dei diritti dell'uomo e della pace, impegnata nel promuovere il protagonismo responsabile delle parti sociali, sollecita nel richiamare ciascuno all'adempimento dei propri doveri di solidarietà".da:http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it