come le rondini

Passera' e sapremo chi siamo


Passerà. E sapremo chi siamo
La domanda non è solo quando usciremo da questa vicenda, ma come. “Questa partita è tutta nostra, non ci possono più essere menzogne e maschere – scrive Penny – Quello che siamo verrà mostrato. Saremo nudi dentro a scelte precise. Saremo opportunisti, avari e avidi, oppure, saremo capaci di un’ occasione nuova… Staremo bene ma non saremo più gli stessi e non vedremo più il vicino e l’amico allo stesso modo…”C’è un momento in cui noi e gli altri siamo la stessa cosa. In cui non ci sono confini o anfratti dentro cui ripararci di più o meglio, in cui la nostra capacità di resistere alla paura viene meno, in cui unovale uno e tutto sembra confondersi. Chi non ha provato la guerra e l’odio che porta con sé, come la mia generazione e quella dei nostri figli, chi non ha visto da vicino la sofferenza e la morte nei volti del prossimo, chi pensa sempre che il dolore sia un po’ più in là, questa volta è chiamato dentro.Ognuno di noi può decidere se salvare se stesso oppure pensare all’altro, ognuno di noi può trincerarsi dentro i muri delle proprie case e già sarebbe qualcosa, oppure fottersene delle regole, perché alla fine quello che conta è sempre come sto io e il mio tornaconto.La verità è che l’uomo non ha memoria, ce lo dicono i nostri anziani, quelli che la paura l’hanno toccata da vicino, ce lo ricordano ogni anno. Quelli che la sera sentivano l’allarme, la cui vita era appesa a un filo.C’è stata la guerra un tempo, ci sono stati tanti morti e il buio totale. Sono crollate case, palazzi uomini e idee. I nostri figli non conoscono quella paura e forse neanche noi siamo riusciti a trascinarla nelle storie della sera.E se le nostre case sono solide, le certezze, invece, quelle sono diventate rovine tra le quali camminiamo un po’ sperduti e spaventati.È il destino dell’uomo quello della scelta, capire la cosa giusta da fare, decidere se “far parte di” o chiamarsi fuori.Questa partita è tutta nostra, non ci possono più essere menzogne e maschere. Quello che siamo verrà mostrato. Saremo nudi dentro a scelte precise. Saremo opportunisti, avari e avidi, oppure, saremo capaci di un’occasione nuova.Dipende da noi, da chi vogliamo o decidiamo di essere. La verità è che possiamo mentire a noi stessi ma non possiamo farlo con la storia che ci chiama alle nostreresponsabilità. È il destino dell’uomo quello della scelta e della responsabilità, è il suo destino e le strade si separeranno.Staremo bene ma non saremo più gli stessi e non vedremo più il vicino e l’amico allo stesso modo.La guerra ci dice chi siamo, ci dice chi vive nella porta accanto, ci dice qual è l’uomo che sarà interessato a salvare solo se stesso e chi si farà portatore di un bene più grande. Un bene comune che non si insegna nei libri, ma si sente nelle storie dei vecchi. Lo si legge dentro i loro occhicisposi quando pensano al tempo che c’è stato.Passerà il coronavirus e noi sapremo chi siamo e lo sapranno i nostri figli. Come popolo,come comunità,come individui. E con quel peso o sollievo dovremmo convivere per sempre.E non sarà mai più la stessa cosa.DA: https://comune-info.net/passera-e-sapremo-chi-siamo/