Il blog va a scuola

Blog, ne discute il Parlamento europeo


Come è possibile che vi siano su internet siti che pubblicano notizie senza controllo? Perché un giornalista deve citare la fonte, e il blogger invece può fare chiacchiere e dare opinioni liberamente?E’ iniziato al Parlamento europeo un dibattito che si protrarrà ancora sul ruolo e sulle implicazioni dei blog nella società dell’informazione. Seguire il dibattito sarà interessante. E’ già interessante che del fenomeno inizino ad occuparsi sedi istituzionali: effettivamente il fenomeno non è trascurabile, e se da una parte si temono restrizioni (c’è sempre qualcuno che le auspica), dall’altra, si può desideare la giusta dignità e cittadinanza ad un civile scambio di opinioni, senza dover disporre dei grossi capitali indispensabili ad aprire un giornale o una stazione radiotelevisiva.La cronaca del dibattito è così riportata nel sito del Parlamento europeo, che dal 23 settembre scorso assume una nuova “facciata”.Il rapporto informazione e blog è stato sottolineato anche da una ricerca che riguarda i giornalisti italiani. Cito da Digital PR: “1/3 dei giornalisti italiani li consulta quotidianamente, il 90% li ha consultati almeno una volta e la stragrande maggioranza li ritiene credibili, anche se come fonti da incrociare con altre. È una prova che anche in Italia il fenomeno dei blog sta cambiando il modo di fare giornalismo e interviene nella generazione e diffusione delle notizie?”  La ricerca è stata condotta per conto di Hill and Knowlton ed ha suscitato un certo dibattito, come testimoniato dal blog Ad Maiora.