Non siamo qui

Cose eRose nel mio giardino 3


… l’occhio corre lungo la linea granitica del muro di confine, sferzato da quel vento che conduce appresso suoni provenienti da molto lontano , da luoghi talmente distanti che potrebbero essere benissimo dimensioni parallele. La figura evanescente di un gatto dal pelo chiaro, sgambetta nella mia direzione borbottando come soltanto uno sapeva fare. Oh, Tommy, gatto di intelligenza sopraffina, girovago mascalzone che della vita aveva imparato la più bella canzone, al mio tocco manca il tuo pelo, e le espressioni furbe, sembrava tu sapessi ridere come noi. Il tuo volto è un dipinto che non saprò dimenticare mai, da quel funesto pomeriggio nel quale  ti rividi sepolto, scavando a mani nude,  sotto ad un cumulo di terra, vittima della violenza di un branco di cani randagi. Ricordo il mio urlo al cielo sotto l’albero di ciliegio, la tua tomba. Oggi, che grazie a te, so parlare la lingua dei gatti, sei la mia terza rosa.