Creato da stellacadente_18 il 18/10/2007
Tante STELLE brillanti, sagge e belle ma tutte MONELLE

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DONNE di tutte l'età

Post n°15 pubblicato il 13 Novembre 2007 da stellacadente_18

Guardo sulla spiaggia le giovani donne e quelle piu' grandi di me.
Guardo e penso a com'ero 10 anni fa e a come saro' fra qualche anno.

Sento di camminare ogni giorno di più, nel sentiero della vita.

Sembra un'autostrada che, svoltata la curva, diventa un viottolo.


Avevo un'immensa energia, adesso ho solo volonta' e voglia di scoprire il mondo.


Il nostro mondo e' un puntino, ma si sà, dal particolare si arriva al generale. Spero di abbracciare il mondo dell'altro, del prossimo ed intracciarlo col mio.....e lo sperero' fino alla fine, fino agli anni in cui non avro' denti, la pelle sara' flaccida e cadente, le rughe profonde e le mie belle gambe da sirena, informi, tremanti, storte.


Penso a mia nonna morta a 93 anni e a quanto fosse bella.
ciao nonna

 
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UN'AMICIZIA: Ausilia e Carmela

Post n°14 pubblicato il 11 Novembre 2007 da stellacadente_18

<<Ausilia, corri, il treno parte!>> Grido’ Carmela dall’altro capo della stazione, con la maniglia della porta scorrevole del treno, in mano, un piede sul gradino ferrato e l’altro per terra, sul binario.

Il capostazione fischiava e le intimava, agitando la paletta, di salire e di chiudere il portellone.

Era tutto inutile. Carmela non poteva lasciare la sua amica. <<Sei sempre la solita ritardataria, distratta e testa matta! Perche’ questo ritardo?>> L’accolse con tono severo.

Lei le sorrise. Gli occhi chiari erano incorniciati da una folta massa di capelli neri e lunghi. Le labbra serrate trattenevano un’ilarita’ incontenibile.

Non erano comodamente sedute. Erano schiacciate l’una all’altra nel corridoio del treno, fra un  bambino in braccio a sua madre, stanca ed accaldata e due uomini sotterrati da valigie di ogni peso e dimensione. L’aria condizionata non copriva l’odore d’aria viziata né il delicato profumo d’acqua di rose. Le due amiche, unite come sorelle, si conoscevano dai tempi della scuola elementare e quella era la loro prima vacanza insieme, regalo della licenza liceale appena conseguita.

In realta’, osservandole attentamente, erano abbracciate. I loro corpi stretti tendevano ad isolarle dal resto del mondo. Non stavano piu’ nella pelle! Avevano immaginato mille volte quel momento: il fischio assordante, lo stridore delle rotaie ed il ciuf-ciuf ed adesso era tutto vero.

La campagna scorreva veloce cosi’ come le stazioni dei piccoli paesi in cui il treno non faceva fermate. Ridevano in silenzio e l’una conosceva i sogni dell’altra. Li sentivano fluttuare e godevano di quel momento pieno di aspettative e d’incognite. Avrebbero fermato il tempo anche solo per poter godere di quel preciso momento il piu’ a lungo possibile. Erano felici. Non sapevano di cosa e per cosa, erano felici e niente avrebbe potuto incrinare quella gioia irrefrenabile.     

 

Dopo due ore di viaggio, trovarono i posti a sedere. Riposarono. Il capo poggiato sul poggiatesta in comune, lucido e duro, le braccia lungo i fianchi, le gambe ora accavallate, ora allungate, ora piegate con i piedi nascosti sotto al sedere.

All’improvviso, con gli occhi chiusi, Ausilia disse: <<Mi ha baciato!>>

Carmela si stacco’ dallo schienale di scatto, come se una molla compressa si fosse liberata e l’avesse proiettata oltre la poltrona. Non si alzo’. Non voleva attirare l’attenzione degli altri viaggiatori, due suore dai lineamenti asiatici e una coppia di giovani innamorati, dalla pelle disegnata, con i capelli sparati all’insù, i pantaloni bucati e senza toppe.

L’inespressività’ del volto di Carmela diceva tutto. Carmela rimase zitta. La sua teoria era stata terribilmente smentita dai fatti, era perplessa e nei secondi che intercorsero comprese che nessun ragionamento è valido, quando il cuore batte.

Il giovanotto timido, bello e malinconico aveva agito di sorpresa, d’istinto, fuori d'ogni logica  ed aveva superato ogni loro prevedibile mossa. Interminabili discussioni erano state travolte da un  bacio volante, leggero, dal sapore di gomma da masticare e di stelline in un girotondo gioioso. Un bacio silenzioso e sincero era stato il modo scelto da Gianni per dichiarare i propri sentimenti ad Ausilia. L’ipotesi di un bacio veloce in una stazione sovraffollata, accanto ad un’edicola, in piedi, in fila per comprare i giornali da leggere durante il viaggio, quell’ipotesi l’avevano scartata. Anzi, non l’avevano presa in considerazione. Un bacio preso e restituito con una carezza. Nell’aria la promessa di rivedersi presto. 

 

Ausilia riposava. Carmela non era serena e, con gli occhi chiusi, rimuginava.

Le sfioro’, il braccio e le sussuro’: <<Dormi? Io non riesco a dormire. Ausilia, vorrei parlarti! Usciamo in corridoio?>> L’amica sognava, sbuffo’ e le rispose: <<Che succede? Cos’hai?>> Carmela si rosicchiava le unghie, attorcigliava i capelli con l’indice formando dei riccioli crespi:<<Non ti ho detto una cosa! Gianni piace anche a me. E’ sempre gentile, educato. Abbiamo trascorso intere estati insieme, in campagna. I suoi avevano una villetta a pochi metri dal vecchio casolare dei miei nonni materni, alle pendici dell’etna: siamo cresciuti.>> S’interruppe per prendere fiato e coraggio. Le mani, adesso, erano bloccate sotto i jeans, all’altezza delle cosce, per fermare il tremore,  controllare l’ansia e la vergogna. Aver tenuto un segreto per anni, alla sua migliore amica, le dava un senso di vergogna.

<<Ausilia, volevo dirtelo perche’ e’ importante, per me, sapere se lo ami seriamente, dal profondo del tuo cuore, se immagini una vita accanto a lui, dei figli concepiti con lui. Credo, io credo di volergli molto bene.>> Sussurrava, balbettava e temeva la cosa piu’ grave: perdere l’affetto e la stima dell’amica.

Ausilia le sorrise regalandole una carezza: <<Godiamoci il viaggio, in autunno mi trasferiro’ a Catania per andare all’universita’. Avrai tutto il tempo per conquistare il tuo Gianni. Riposa, fra 2 ore arriveremo nella citta’ eterna!>>.    

 
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Mi Identifico, Mi Riconoscerete ascoltandole.

Post n°11 pubblicato il 04 Novembre 2007 da stellacadente_18

Stella Cadente all'eta' del ginnasio canticchiava "Albachiara" di V. Rossi. Ogni frase era il suo ritratto.
Dove e quando Vasco l'avesse conosciuta per ritrarla cosi' bene, rimarra' un segreto! La metteva a nudo sia sotto il profilo psicologico-caratteriale, sia fisicamente.
Stella, che anche allora viveva nel "suo" mondo, se ne fregava della moda e mangiava una mela.
Insomma, chi volesse saperne di piu' su Stella, basta che ascolti quella canzone.

Non e' finita.
Se farete un ulteriore sforzo andando ad ascoltare: "Balla Linda" di Battisti e "Piccolo grande Amore" di Baglioni, allora avrete proprio il suo ritratto: la pazzungola di stella cadente, una sirena che non vi deluderà mai....se l'amerete!


 
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Notte di San Lorenzo

Post n°10 pubblicato il 04 Novembre 2007 da stellacadente_18

Ieri sera non c'era un cielo stellato! La luna accecava le stelle.
Troppi lampioni illuminavano le vie chiassose.
Le auto dai claxon assordanti frenavano i desideri.
Troppa musica, troppo fastuono, una spropositata allegria......
Non avevo diritto di esprimere desideri, io che ero stata fortunata.
Io, Stella, avevo avuto tutto dalla vita e non avevo altri diritti da affermare.
Avere il benessere fisico ed economico era la cosa piu' importante.
cosa chiedere?
cosa potevo ardire di chiedere?
ed a chi?
alle mie sorelle stelline?
Chiedevo il dono della chiarezza, della sincerita', di avere la forza di non tradire i miei valori, chiedevo di avere l'umilta' di capire e comprendere il mio prossimo, di saperlo ascoltare non solo con le orecchie.
E cosi' facendo, mi accorsi che stavo compilando un interminabile elenco di richieste.
A chi le rivolgevo? Chi poteva esaudirle?
Era come se parlassi ad un amico immaginario. Parlando con lui mi accorsi che era di lui che avevo bisogno. Non era immaginario, lui esisteva, era l'essenza del mio ideale di amico ideale.
Non sono "matta" (come dice il mio caro amico Led), non lo sono...cerco solo di dire che, come tutti noi, ho un mio IDEALE di amico.
E quello sei tu. Sei tu, proprio tu che mi stai leggendo e che, con un semplice sorriso, illumini la mia giornata.
Espressi il mio desiderio:"Fai che i miei amici non mi abbandonino mai".
SC
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Una sirena deve sapere perdere!

Post n°9 pubblicato il 03 Novembre 2007 da stellacadente_18
Foto di stellacadente_18

Non ho gambe e la coda mi costringe a restare sullo scoglio, ti mando un bacio.

Ciao bel capitano!! 

 
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