Istruzioni di volo

Post N° 91


.. a volte penso come sarebbe bello che a un certo punto della nostra infanzia qualcuno ci prendesse da parte e con una lunga bacchetta ci mostrasse,come se fosse una carta geografica appesa alla parete,la mappa dei giorni a venire della nostra vita.Staremmo lì seduti sullo sgabello,con il mento in alto,ad ascoltare un signore (lo immagino con la barba bianca e con un completo caki,geografo naturalista o qualcosa del genere)che ci spiega il percorso più sicuro per addentrarci in quel territorio misterioso.Perché nessuno ci suggerisce i punti in cui fare attenzione?..qua e là il ghiaccio è più fino,là ha più spessore,procedere,deviare,arretrare,fermarsi,evitare.Perché dobbiamo sempre portarci dietro il peso dei gesti non fatti,delle frasi non dette?Quel bacio che non ho dato,quella solitudine che non ho abbracciato.Perchè fin dalla nascita viviamo immersi in questa straordinaria ottusità?Tutto ci sembra eterno e la nostra volontà regna caparbia su quello “staterello” piccolo e confuso che si chiama io,lo omaggiamo come un grande sovrano.Basterebbe aprire gli occhi un solo secondo per rendersi conto che in realtà si tratta di un principe da operetta,volubile,lezioso,incapace di dominare e dominarsi,incapace di vedere un mondo al di fuori dai propri confini,che altro poi non sono che le quinte –mutevoli e ristrette – di un palcoscenico...ora so che gli avvenimenti possono avere sfumature diverse,ciò che vediamo con la nostra limitatezza è quasi sempre parziale…..                                                                                             Dal libro di Susanna Tamaro“Ascolta la mia voce “Guardando una foto di quando eri bambino,se tu potessi..cosa gli diresti della vita che hai vissuto?Io l'ho fatto..i risultati possono essere sconvolgenti....Phil