Comitato 2006

Post N° 12


* * *Pubblichiamo qui di seguito l'articolo tratto da "Il Gazzettino" a firma di Camilla De Mori.* * *Antenne da inserire in mezzo alle rotonde e sopra i palazzi come nuovi totem simbolici, alla pari dei campanili di paese, ma anche degli obelischi e dei menhir delle antiche civiltà. È questo il filo rosso del nuovo piano comunale dei ripetitori elaborato dal team guidato dall'architetto Emilio Savonitto e ormai giunto alla sua redazione finale. Ad annunciarlo è lo stesso Savonitto: «Il piano definitivo è già stato consegnato all'amministrazione comunale e protocollato. Questa settimana ne parleremo con gli assessori e con gli uffici comunali. Poi le soluzioni trovate saranno esaminate dall'Arpa e anche dai gestori. Quindi, se gli amministratori riterranno di condividere il piano con i comitati, ne ridiscuteremo anche con loro». Oltre al Comune, sulla versione provvisoria del piano si sono espressi per iscritto anche alcuni comitati. Con una relazione - consegnata a dicembre - che al progettista non è piaciuta affatto. «Invece di trovare comitati dotati di uno spirito collaborativo, come speravo, ho trovato solo comitati composti da colleghi che mi hanno voluto dare un voto in termini professionali. Mi hanno trattato come se io fossi un allievo un po' sciocco, che ha fatto un compito sbagliato. Purtroppo l'unica logica su cui si muovono i comitati sembra quella del non nel mio giardino. Ormai ammettono tutti che non ci sono evidenti rischi per la salute, ma quando si passa a definire le localizzazioni chi ne viene toccato da vicino dice: "Ho paura". È un po' come l'aviaria». Pur con le difficoltà di dover fare i conti con la psicosi dell'antenna assassina, Savonitto ha cercato di dare delle soluzioni, o meglio, delle ipotesi di soluzioni su cui poi l'amministrazione deciderà. Fra le ipotesi anche antenne nel parco del Torre, viste con una funzione ludico-simbolica, che nella relazione della discordia sono state sbertucciate dai comitati («Saranno pali della cuccagna?»). «Con questo piano io dovevo offrire 84 risposte alle 84 richieste di nuove antenne dei gestori. Altrimenti, per qualsiasi palo l'amministrazione avesse detto di no, si sarebbe dovuto prevedere un finanziamento per resistere al Tar. Un po' come giocare a scacchi». Ma niente paura: alla fine, sopra la città non svetteranno altri 84 totem. «Saranno realizzati una quarantina di pali, una parte anche in co-siting, con impianti di più gestori. Il co-siting, però, per quanto riduca l'impatto visivo, significa raddoppiare il campo elettromagnetico che parte da quel solo punto. Inoltre, non sempre i gestori sono disposti a dividersi il palo. Un esempio? L'enorme traliccio che c'è sopra l'ospedale sarebbe perfetto per ospitare, oltre alla Tim, altri gestori. Ma non ne vogliono sapere: nessuno vuole andare da un'altra società con il cappello in mano». Camilla De Mori