PENSIERO LIBERO

Italiani...


Il nostro Paese va a rotoli, e non solo sotto il punto di vista economico.I valori credo stiano raggiungendo le punte più basse mai raggiunte, i principi sono un optional scomodo che, agli occhi dei più, rendono quasi ridicolo chi ancora ne ha.La stragrande maggioranza delle ragazzine hanno come ambizione più grande quella di fare la velina, la stragrande maggioranza dei ragazzini, quella di fare il tronista o, nella migliore delle ipotesi, quella di fare il calciatore.
Si lavora solo come precari e se si vuole un lavoro fisso bisogna essere raccomandati. Quindi inutili gli anni di studio, ragazzi, siete stupidi se vi applicate e “buttate via” interi anni della vostra vita per farvi una cultura e per avere una preparazione adeguata. Impegnateli piuttosto nella ricerca dell’incontro con la persona che vi potrà dare una bella spintarella, un bel calcio nel culo per entrare in qualche bel posto di lavoro. O, in alternativa, fate il modello o la modella, la cubista o lo spogliarellista. Insomma, cercate di avere abbastanza soldi per poter pagare la “bustarella” alla persona giusta, nel momento giusto.
La politica è una pagliacciata, che la si guardi da destra o da sinistra, purtroppo lo squallore non cambia. Uomini solo attaccati al potere ed ai loro privilegi, assolutamente distaccati dal Paese, dai cittadini, dalla gente che dovrebbero in teoria rappresentare. Assolutamente indifferenti ai veri bisogni del Paese e alle sue richieste. Preoccupati solo di tenersi i privilegi ed uno stipendio d’oro e anzi, possibilmente, di aumentarlo nel tempo. Bugiardi, falsi, opportunisti, menefreghisti… questi sono gli uomini che andiamo a votare e che dovrebbero, in teoria, guidare il nostro Paese.E noi? Noi cittadini indifesi, noi cittadini incazzati, noi al limite dell’esasperazione, che facciamo nel frattempo?
Noi ci lamentiamo del fatto che se non si ha una raccomandazione non si lavora, ma siamo dispostissimi a pagare per far assumere i nostri figli, magari consapevoli del fatto che sono degli incompetenti. Noi ci lamentiamo del fatto che non ci sono più valori, ma iscriviamo i nostri figli a calcio quando ancora non sanno quasi camminare e portiamo le nostre figlie a fare i casting per le pubblicità e per i concorsi di bellezza. Anche se a loro non gliene frega niente.
Noi ci lamentiamo, gridiamo che “non si può andare avanti così”, litighiamo con l’altro perché noi siamo di destra e lui di sinistra e viceversa, ci insultiamo tra noi, ci scandalizziamo leggendo i giornali, ci facciamo venire i conati di vomito guardando il TG.Gridiamo “via i rumeni dall’Italia” (io per prima) ma non ci accorgiamo che il nostro vicino di casa massacra di botte la moglie tutte le sere e magari maltratta pure i figli. O, se ce ne accorgiamo, pensiamo che, in fondo, non sono fatti nostri. Non ci accorgiamo che i nostri figli tornano a casa, guidando la macchina, alle 6 del mattino completamente strafatti di alcool e droga. Non ci accorgiamo che le nostre figlie, a 15 anni, ballano seminude su un cubo il sabato e la domenica pomeriggio. Non ci accorgiamo che i nostri ragazzi, appena adolescenti, non conoscono le forme più elementari di educazione, che menano i loro coetanei più deboli o più timidi in classe, che stuprano le loro compagne e le filmano con un cellulare per mettere il video su youtube, che se c’è una persona, più o meno anziana, che cammina due passi dietro di loro per entrare nel portone di casa, nemmeno ci pensano a tenere il portone aperto. O, se ce ne accorgiamo, pensiamo che, in fondo, “sono ragazzi”.Ci lamentiamo della televisione. Ma il Grande Fratello, L’Isola dei Famosi, ecc, fanno sempre ascolti da paura. Ci lamentiamo dell’informazione, eppure quando Vespa o Mentana parlano di Cogne, di Perugia, ecc, siamo tutti a vedere la trasmissione, bramiamo per sapere ogni dettaglio della vita della vittima, del modo in cui è stata uccisa, del perché. E tutti a guardare la tv non appena trasmettono il funerale di qualcuno, a cercare quello che piange, quello che si dispera, quasi come se il dolore degli altri fosse uno spettacolo.Ci lamentiamo che un assassino che ha ammazzato dei ragazzi guidando come un pazzo ubriaco, sia stato contattato per fare da testimonial per dei jeans. Eppure c’è chi quei jeans li acquisterà, come c’è chi si è comprato il libro in cui la Franzoni ci spiega che è una buona madre.
Nel mercato vige una legge, non c’è offerta dove non c’è domanda.E la domanda parte da noi. Sebbene chi mi conosce un pochino possa immaginare quanto mi costi fatica ammetterlo, per una volta, una soltanto, sono d’accordo con una delle persone che, in assoluto, meno stimo e meno rispetto, Romano Prodi.Probabilmente, i cittadini italiani, hanno i politici che meritano. FIRMA LA PETIZIONE PER LICENZIARE I NOSTRI POLITICI!!