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La pancetta tesa stagionata del Salumificio Spader – In Puglia il Salumificio Santoro propone una pancetta tesa stagionata....

Post n°27 pubblicato il 09 Dicembre 2021 da Comunicareuropa

Nel giorno di San Martino,ospiti della cantina di Moro Sergio a Farra di Soligo, riusciamo

a degustare la Pancetta Tesa Stagionata del Salumificio Spader.

Una bella fetta di pane fresco di Piero di Patean accompagna il prodotto,ottenuto dalla salatura e aromatizzazione a secco della parte magra della pancia del suino.

Spader ne offre addirittura quattro versioni : dolce, affumicata,aromatizzata al pepe e aromatizzata al peperoncino.

“La stagioonatura -osserva Emanuele Spader-,avviene secondo tradizione in ambienti a temeperature e umidità controllate per un periodo di tempo che varia dai 15 giorni ai 50 giorni, a seonda di quanta umidità si vuole togliere al prodotto. Questo taglio è caratterizzato dal tipico alternarsi di strati di magro rosso vivo e grasso bianco rosato, al palato si presenta morbido dolce

leggermente speziato”.

 

Nelle altre tradizioni cucinarie la pancetta tesa stagionata assorbe le storie e le culture del territorio di riferimenro.

Nel caso,per esempio, della pancetta tesa pugliese del Salumificio Santoro, ad esempio, sono i profumi del fragno – albero caratteristico della Puglia – e del mallo di mandorla, a intensificarne il profumo e il gusto: è così che vengono affumicati i salumi di produzione artigianale lavorati dall’azienda Santoro, situata in Valle d’Itria, precisamente a Cisternino. Qui, nel cuore della Puglia, i suini crescono allo stato semibrado, liberi di pascolare tra boschi e campi, secondo valori fondanti della Comunità del Suino della Valle d’Itria, che ha il compito di valorizzare il suino locale senza forzarne il processo di crescita e senza alterarne – di conseguenza – il nutrimento naturale a base di prodotti della macchia mediterranea. Per questi motivi, tra gli altri, la pancetta tesa del Salumificio Santoro ha un sapore unico e raro.

“La pancetta tesa può essere aromatizzata con spezie particolari o con un mix di aromi combinati sulla base delle proprie preferenze. Alcune tipologie di pancetta tesa vengono aromatizzate con il peperoncino, mentre altre sono caratterizzate da sapori più o meno forti dovuti all’aglio essiccato (uno degli abbinamenti migliori con la carne di maiale!), al pepe (che viene utilizzato quasi sempre, anche perché asseconda la conservazione del salume) e a tutte quelle spezie che si sposano bene con la carne di maiale, come ad esempio i semi di finocchio o i chiodi di garofano. La pancetta tesa del Salumificio Santoro viene lavorata con sale, pepe e vino cotto.”

 

 
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Natura e tradizione: la riscoperta del Nocino

Post n°26 pubblicato il 09 Novembre 2021 da Comunicareuropa

 

 

 

 

 

Come si dice “ogni promessa è debito; pertanto non potevo dimenticare quella fatta al Bartender Francesco di Ca Shin, la cascina all’interno del Parco Cavaioni, di fargli nuovamente visita per assaggiare il Nocino Benvenuti della collezione “I Liquori della Tradizione Italiana” del Gruppo Montenegro.

Data la piacevolissima degustazione precedente, della Grappa Libarna di Barbera e Dolcetto Riserva, non fu un grande sacrificio!

Dunque mi recai al Parco e, dopo una passeggiata propiziatrice di buon appetito, mi diressi al Ristorante.

Come al solito fui accolto con grande gentilezza e gustai un ottimo piatto di tagliatelle, seguito da una costata di bue: un’ottima entrée dunque!

Mi vide il Barman, che non mancò di salutarmi: gli dissi che mi ricordavo della promessa, ed infatti ero qui (anche) per degustare il suo decantato nocino; non gli svelai che, benché non modenese, mi ero un tempo dedicato anch’io alla produzione (casalinga of course!) di nocino.

Qui forse sarà il caso di fare una piccola presentazione perché questo liquore, benché tradizionale ed un tempo famoso, non è più conosciuto come merita: innanzi tutto è di origini antiche ed é sempre stato considerato un po’ magico.

Ad esempio nel Settecento il Notaio modenese Pellegrino Grappi prescriveva che “le noci devono essere raccolte immature, da piedi scalzi e da mani femminili, la notte di San Giovanni (24 giugno), in concomitanza con il solstizio ed il frutto non deve mai essere tagliato con il ferro, bensì con una lama di legno” Inutile ricordare che secondo le leggende questa è una notte in cui il mondo naturale e soprannaturale si compenetrano e accadono “cose strane” come narra Shakespeare nel “Sogno di una notte di mezza estate“…

La produzione di questo liquore avviene in molte parti d’Italia, ma quelle più tradizionali sono i territori di Modena e quello di Benevento, in cui è attestato il Grande Noce, distrutto dal vescovo Barbato nell’anno 665 ma poi rinato più bello di prima, sotto il quale, nella notte del solstizio d’estate si riunivano streghe e diavoli a celebrare il Sabba.



Il Grande Noce di Benevento

Ma ritorniamo al nostro Francesco ed al suo Nocino Benvenuti è prodotto da sole noci italiane. Non garantisco che l’Azienda abbia usato solo giovani fanciulle scalze per la raccolta, ma certo il risultato é eccellente!

 


Il Nocino Benvenuti

 

Il liquore ha un colore cioccolato-tabacco intenso, con riflessi aranciati ed ambra; il profumo è molto intenso e caratteristico del mallo di noce, a cui si uniscono note calde e speziate di cannella e chiodi di garofano ed infine il gusto, dolce ed avvolgente, è di mallo di noce macerato unito, in perfetto equilibrio, a quello alle spezie orientali ed alle note tostate dolci.

 

Da ultimo va notato che il grado alcolico è di 34°, quindi di assoluta tranquillità!

 

Non potei che fare i miei complimenti alla scelta di Francesco, confessando in cuor mio che esistevano anche nocini migliori di quello artigianale fatto da me!

Ma questo non lo dissi e ripartii comunque molto soddisfatto per una piacevole passeggiata nel parco.

 

Gianluigi Pagano

 

 

 
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Eurosostenibilità : un progetto che 'indaga' il mondo della Finanza – L'intervento di Laura Panizutti

Post n°25 pubblicato il 21 Settembre 2021 da Comunicareuropa

 

 

E' trascorso ormai un anno da quando Borghi d'Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste

Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità.

 

Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano,

giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano.

Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.

Nel primo incontro di Eurosostenibilità avevamo realizzato un’intervista con la Consulente Finanziaria 

di Conegliano Laura Panizutti, che ci ha letteralmente aperto nuove prospettive, parlandoci di una 

finanza non speculativa.

“Esiste in effetti tutto un settore della finanza che mette le persone e l’ambiente al centro dell’attività dell’attività creditizia e d’investimento . Essa comporta un’accurata e attenta valutazione su come e dove allocare le risorse, in base a precise valutazioni etiche e morali, oltre naturalmente ad un’attenta valutazione del rischio.Questa è la finanza etica e mutualistica, basata sul principio della solidarietà soprattutto in campo sociale ed economico. Tale impostazione si è diffusa prevalentemente nelle economie avanzate con lo scopo di includere, nel mondo finanziario stesso le categorie sociali più fragili, permettendo loro l’accesso al credito.Quando poi la finanza etica persegue uno sviluppo sostenibile, ovvero un programma etico di investimenti che tenga conto del benessere delle future generazioni, tutelando anche l’ambiente naturale allora la finanza diventa veramente sostenibile”.

In ottobre Borghi d'Europa promuove a Conegliano un incontro per fare il punto sul progetto :

si tratta di un viaggio che 'indagherà' la filiera agroalimentare, il settore dell'energia , il settore

del tessile e della moda, l'area della finanza etica.

Giornalisti e comunicatori incontreranno i protagonisti di questa nuova stagione, contribuendo a costruire otto trasmissioni multimediali di Borghi d'Europa (sky,la9,web).

“ Il progetto Eurosostenibilità verrà rilanciato e 'raccontato' a Milano, a metà novembre, nel corso

della manifestazione 'L'Europa delle scienze e della Cultura'.

 

Il progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura

Trieste era stata scelta per l’organizzazione di ESOF 2020, la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.

La manifestazione si era svolta a Trieste dal 2 al 6 settembre. La candidatura era stata proposta dalla Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze.

ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenaghen (2014), Manchester (2016) e Tolosa (2018).

La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), aveva proposto un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

 

 

 

 
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ESOF2020 e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura presentati a Milano da Borghi d'Europa

Post n°24 pubblicato il 29 Luglio 2020 da Comunicareuropa



A Milano l’Associazione di giornalisti della rete Borghi d'Europa  ha recentemente organizzato, nel quadro delle iniziative di informazione di “Milano, vetrina del Gusto”,la presentazione di ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Città Europea della scienza e di IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica).

ESOF2020, EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini.
Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.- EuroScience Open Forum - ESOF2020 Trieste, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti”.
Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.”

Ma l'incontro di Milano è servito anche a presentare il programma 2021 del progetto IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica, che ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della Dichiarazione di Anconasulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.
I settori di attività IAI sono gli stessi su cui insiste la Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), una delle quattro strategia macro-regionali lanciate dall’Unione Europea nel 2014 (insieme alle strategie per la regione alpina, per la regione danubiana e per la regione baltica) e strutturata attorno a quattro pilastri: crescita blu; connettività; sostenibilità ambientale e qualità dell’ambiente; turismo sostenibile.
Nell’ambito del proprio Progetto “Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura”, Borghi d’Europa ha così organizzato la propria partecipazione a questi importanti eventi internazionali:

28 Agosto presso l’ Enoteca di Cormons : incontro sui temi:  “Sostenibilità e Ricerca scientifica nella filiera agroalimentare” e 27 Ago a Trieste, presso Headquarters Esof2020sulle tematiche: “Sostenibilità e Ricerca scientifica nelle attività produttive”, in cui si affronteranno specificamente i temi riguardanti la sostenibilità nell’ambito finanziario, energetico e dell’acquacultura.

 
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Centro del Dolce Friuli e Tissi invitati alle iniziative di Borghi d'Europa

Post n°23 pubblicato il 23 Luglio 2018 da Comunicareuropa

Borghi d'Europa, la rete internazionale che unisce borghi e territori di oltre 15 Paesi Europei al fine di promuoverne 
la conoscenza e la valorizzazione attraverso iniziative finalizzate ad 'informare chi informa', organizza per il
'2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale ed Anno del Cibo Italiano', ben 40 Azioni/ progetto.

Lo scopo è quello di andare a caccia degli inediti del buon e bello vivere, degli aspetti storici culturali artistici ed enogastronomici
di Paesi e Regioni Europee.
In Friuli Venezia Giulia l'attenzione dei giornalisti e dei comunicatori è caduta sul Friuli Collinare e sulla zona di San Daniele
del Friuli.
In questo contesto i vagabondi del gusto hanno potuto conoscere, grazie alle pazienti frequentazioni di piccoli negozi dei
sapori locali, i prodotti a marchio Tissi.
Così è nato l'invito al Centro del Dolce Friuli a partecipare alle iniziative d'informazione europee.


Grossisti di prodotti alimentari, commercio all'ingrosso di dolci, bevande e panetteria, Centro Dolce Friuli offre oggi un assortimento
ottimale di oltre 2.000 referenze anche a marchio proprio a disposizione delle specifiche esigenze della clientela tramite assortimenti innovativi.
Con il brand Tissi vengono selezionate, con costanza applicazione e severità selettiva, molte delizie locali
Sapori ed aromi distintivi, ricercati, accompagnano sia il dolce che il salato; nelle salse si ritrovano i profumi del tartufo, negli oli anche quelli del peperoncino e nelle paste le fragranze delicate del gusto locale.
Poi le ultime novità : le delizie dalla Slovenia e dalla Croazia, a conferma di un gusto senza confini.

I prodotti a  marchio Tissi verranno presentati nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, che si svolgeranno dal
1 al 5 settembre nei Colli di Conegliano ( significativamente nella giornata dedicata ai rapporti istituzionali e non Slovenia-Italia) e nel
mese di ottobre a Milano, nell'autentico tempio della cultura e della cucina friulana che è l'Osteria alla Stazione,l'Originale.
Nel frattempo la redazione della trasmissione multimediale Borghi d'Europa (Sky,La9Italia e web), ha già realizzato uno
stage di informazione a Carpacco di Dignano, nella sede dell'Azienda.

 
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