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Lettere d'amore


 Chi di noi non ha mai scritto una lettera d'amore o d'abbandono, ma pur sempre d'amore? Alcuni, credo di averlo fatto pure io, si sono inventati un mittente immaginario pur di immedesimarsi in questa tensione emotiva che immerge nella felicità. Fa parte dell'animo umano, lo testimoniano in ogni periodo storico gli artisti. Qui, presi a caso nella moltitudine degli autori, Jan Vermeer (1632-1675), Fernando Pessoa (1888-1935), Paolo Conte.  
Jan Vermeer, Donna che scrive una lettera alla presenza di una domestica, 1670  Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole. Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore, come le altre, ridicole. Le lettere d'amore, se c'è l'amore, devono essere ridicole. Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore sono ridicoli. Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d'amore ridicole. La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli. (Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole).Pessoa  Paolo Conte