L'uomodellepromesse

Invisibilità


 Oggi, ho preso coscienza del mio nuovo stato...l'invisibilità...Nel corso dei decenni il concetto di invisibilità è stato affrontatato nei modi più disparati e con le accezioni più diverse...e solo oggi, affrontando con me stesso l'argomento, scopro che inconsapevolmente seguo la cosa da sempre...collezionando libri, film e riviste che parlano della cosa...Cito da wikipedia:«L'uomo invisibile è un romanzo di fantascienza scritto da Herbert George Wells nel 1881 e pubblicato la prima volta nel 1897.Su L'uomo invisibile venne girato nel 1933 dalla casa cinematografica Universal un film dal titolo The invisible man (in Italia L'uomo invisibile), diretto dal regista James Whale ed interpretato da Claude Rains. La sceneggiatura del film si rivelò fedele nella sostanza allo spirito del romanzo, anche riguardo agli aspetti più umoristici della vicenda.»Il romanzo, cosi come il film danno risalto all'aspetto psicologico dell'invisibilità...al come il protagonista inizialmente mosso da fini puramente commerciali, finisca per sentirsi forte della possibilità offerta da cotanto potere e se ne trovi corrottamente imprigionato.L'accezione dell'invisibilità rimane tale per anni, con qualche eccezione resa nei fumetti come la affascinante Susan Storm, donna invisibile dei fantastici quattro.Ne è la prova il più recente "L'uomo senza ombra" (Hollow Man) che è un film del 2000 diretto da Paul Verhoeven...Effetti speciali da urlo che da soli ne giustificherebbero la visione, ma trama alquanto solita, con lo scienziato che prova su se stesso la sua formula e diviene cosi un mostro...Affascinante è quella che io ritengo la frase chiave di tutto il film e che da sola spiega tutta la filosofia che sta alla base del cambio di personalità/corruzione/passaggio al lato oscuro, eccetera, che è questa:« È incredibile quello che riesci a fare quando non devi più guardarti allo specchio. »  (Sebastian Caine)Un anno prima, nel 1999 un altro film ha attratto la mia attenzione...Mystery Men è un film comico diretto dal regista di spot commerciali televisivi Kinka Usher.Il film è tratto dalla serie a fumetti Flaming Carrot Comics di Bob Burden ed è spassosissimo, con eroi improbabili ma di gran cuore...uno di questi in particolare, benchè fosse un personaggio senza particolare risalto rispetto agli altri, mi ha sempre affascinato...ed è quello che poi nel gruppo di eroi reclutati nella vicenda avrà il nome di "ragazzo invisibile":Inizialmente il personaggio sembra mentire sul suo potere solo per entrare nel gruppo, asserendo di sapere diventare invisibile ma solo mentre nessuno lo guarda...quando dice questa cosa, mi scompiscio sempre...è un'idea narrativa a dir poco geniale, non trovate? La cosa però aqcuisisce serietà un istante dopo quando gli chiedono «e come lo sai che sei invisibile?» e lui senza battere ciglio e con la convinzione e lo sguardo del più puro e sincero dei bambini risponde:«quando sei invisibile...lo senti!»...ma cosi non rende...dovete vedere quella scena...perchè vi assicuro che oggi più che mai so esattamente cosa volesse dire qul ragazzo quel giorno...Come dicevo, oggi, ho preso coscienza del mio nuovo stato...l'invisibilità...Tutto è cominciato stamattina, in un bar, intento a fare colazione...ne più ne meno che come mi è capitato di fare in altri giorni, ma qualcosa oggi è stato diverso...esattamente dopo aver finito e pagato, esco dal bar diretto verso la mia auto e per la prima volta in vita mia, stringendomi nel mio giaccone, richiudendolo al volo a due mani per ripararmi da un improvvisa folata di vento gelido, ho vissuto una strana sensazione di incorporeità...come se stranamente avessi la convinzione che chiuso in quella giacca, avessi realizzato con i gesti l'esteriorizzazzione di uno stato che sto vivendo oramai da qualche settimana...quello dell'invisibilità...mi sono sentito invisibile...a tutto e a tutti...sarei potuto uscire senza pagare e nessuno ne avrebbe avuto il minimo sentore, sono passato sfiorandoli al fianco di decine di avventori del bar, gente che conosco da anni di vista e nessuno si è spostato ne ha accennato ad un "buongiorno" e solo in quell'istante mi sono reso conto che "invisibile" è il "come" mi sento oramai da qualche tempo...avete presente quando vi sentite stranamente tristi, ma non ne capite il motivo, solo per poi realizzare che siete debilitati da una malattia o ansiosi per qualcosa che dovrà avvenire o che state ancora vivendo i postumi di progetti il cui entusiasmo stavate vivendo solo fino a pochi giorni addietro ma che per qualche improvviso motivo sono sfumati vostro malgrado?Insomma, se dovessi descrivere la sensazione di invisibilità è come una specie di disinibizione improvvisa dovuta alla istantanea presa di coscienza che nessuno vi può notare...E' strano in realtà...strano ma reale...come se oggi, avessi realizzato di essere inutile...senza più uno scopo...come se fino a ieri fossi stato importante e oggi mi rendessi conto di non essere più niente per nessuno...si...è esattamente cosi che mi sento...e anche se a livello razionale so per certo che c'è molta gente che per un motivo o per un altro conta su di me per qualcosa, a livello emotivo è questa la sensazione...perchè credetemi...una cosa  è sapere che qualcuno ha bisogno di te per un qualsiasi motivo e una cosa è sentire che per qualcuno sei IMPORTANTE...non sempre le due cose coincidono ed è decisamente la seconda che da sostanza alla tua anima...vi aggiunge ossa, tessuti e ci fa sentire "esistenti".Siamo come i colori...la semplice materia in se non è colorata, ma "diventa" di un colore o dell'altro in base a come riflette la luce o meglio in base a quale parte della luce bianca essa riflette e quale assorbe...ma il punto è che a prescindere dalla conformazione molecolare di questa materia, essa non avrà colore se non illuminata dalla luce...se manca la luce...sei al buio e nessuno ti vede...ergo...invisibilità.Essere importanti per qualcuno è quella luce...e io sono rimasto al buio.Cosa curiosa è che dopo una mattinata passata a riflettere su tutto ciò (io passo ancora cosi i miei giorni) giunge l'ora di pranzo e decido di uscire di corsa per comprare un panino, vestito con una semplice tuta e una felpa con cappuccio, vestiario che non mi è d'abitudine usare fuori casa, a questo si aggiunge il fatto che nella fretta dimentico gli occhiali...insomma...esco con un look completamente diverso da quello solito...anzi..ero pure spettinato stile capelli al vento...La cosa curiosa è che entro in un bar vicino casa e chiedo il panino nella maniera più disinteressata possibile..la barista mi conosce di vista...mi ha visto li decine di volte e non mi ha mai detto nulla più che buongiorno e arrivederci...ma oggi mi chiede come sto...anzi...per l'esattezza mi chiede «come va?».Io mi soffermo un secondo a riflettere su questa strana coincidenza e scoppio a ridere...e le rispondo che in due anni che vado li, non mi ha mai chiesto come stessi e me lo chiede proprio in uno dei periodi peggiori della mia vita!!Ma la domanda che mi sono posto una volta uscito dal bar è stata:Perchè lei, oggi mi ha visto? E ho immaginato la classica iconografia dell'uomo invisibile che per farsi "vedere" si fascia volto e mani e si veste dai piedi alla testa...magari ero solo diverso dal solito...e perchè no...potrei esserlo sempre...esteriormente perlomeno...potrei dimagrire...usare lenti a contatto...chissà...magari tornerei a sentirmi se non importante, perlomeno "visto"...e non solo mentre dò spettacolo esibendomi in "miracoli" mentalistici  , ma perchè magari agli occhi di estranei interlocutori possa filtrare anche solo per un istante anche solo uno scorcio di quel mondo che è racchiuso nella mia anima.Vi lascio con un altro "invisibile"...un'altra accezione...Tozzi nella sua canzone "invisibile" appunto, esprime la testardaggine di un cuore innamorato per sempre di un amore impossibile...che in quanto tale sa ed è cosciente che dovrà vivere la sua quotidianità amorosa, amando unilateralmente...divenendo incorporeo e attraverso la dannazione della propria anima vive la vita del suo oggetto di passione, sapendo che per lui non ci può essere altro destino...se non lei...abbastanza esplicita è la frase:«...per chi l'amore più non ha, è meglio niente che metà...» e c'è anche da capirlo, perchè a volte in giro non c'è neanche un cazzo di diavolo con cui fare patti...InvisibileIo vorrei essere invisibileper stare sempre accanto a teche non ti accorgi mai di meinvisibileè il gioco di chi non sà perderela fuga dalla realtàdi chi l'amore più non haogni notte ed ogni giornoogni estate ed ogni invernofermo in questa dimensioneinvisibile padrone di esseree al tempo stesso di non essereper chi l'amore più non haè meglio niente che metàio ti seguiròcon quelli che usciraie ti combinerògli scherzi più cattivi e inspiegabilinasconderò chiavi e telefonirestare solo accanto a teche non ti accorgi mai di medalla porta dei tuoi sognientrerà teneramentel'invisibile bisogno di un'amore di un'amanteio ti seguiròd'ovunque te ne andraise cercherai di meio smetterò di essere invisibilee questo patto con il diavolonon sarà valido perchèsarò visibile per te...sarò visibile solo per te.